Abigeila Voshtina e la tradizione dei fiati salernitana - Le Cronache
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Abigeila Voshtina e la tradizione dei fiati salernitana

Abigeila Voshtina e la tradizione dei fiati salernitana

Blitz al Teatro Verdi della violinista, oggi sovrintendente dell’ Opera di Tirana per concretizzare il protocollo con il Conservatorio “G. Martucci” e diverse collaborazioni con il massimo cittadino

Di Olga Chieffi

Si è appena concluso il secondo matinée del progetto educational del Teatro Verdi di Salerno, in collaborazione col conservatorio G.Martucci, scene da Il Barbiere di Siviglia, qualche azzardo in palcoscenico, conferme e promesse, in particolare in buca, agli ordini di Jacopo Sipari di Pescasseroli, ed ecco comparire nel foyeur, accolta da Antonio Marzullo, Rosalba Loiudice, unitamente a Riccardo Canessa e al direttore, Abigeila Voshtina, in veste di sovrintendente dell’Opera di Tirana, certamente conosciuta dai musicofili quale Konzertmeister d’elezione di Lorin Maazel, nonché primo violino solista de’ “I Solisti Laudensi”, l’eleganza e il gusto musicale del suo maestro Franco Gulli, sorriso mediterraneo e rigore tedesco. Tocco internazionale al momento giusto, in particolare per gli allievi del nostro conservatorio, che dopo severe audizioni andranno a prendere parte, a scaglioni, alle produzioni del teatro dell’ Opera di Tirana.

Sovrintendente, come è nato questo progetto con il Conservatorio “G.Martucci”?

“Come prendono il volo tutti i progetti, da qualche parola segnata su di un foglio di carta. Galeotto il maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli, direttore ospite all’opera di Tirana, dalla prossima stagione direttore artistico e docente presso il vostro conservatorio. Da lui e non solo, ho appreso della grande tradizione dei fiati in particolare, che contraddistingue la vostra istituzione e si è pensato di attuare questo protocollo, che permetterà, a scaglioni a una quindicina di strumentisti di prendere parte alle produzioni della stagione 2023”.

E’ venuta, quindi, a visionare solo legni e ottoni o anche per tutti gli altri strumentisti?

“Insieme al maestro Sipari abbiamo indetto audizioni per tutti gli strumenti, ma l’orchestra dell’opera ha bisogno in particolare dei fiati, poiché l’insegnamento di questi strumenti presso l’Accademia delle Belle Arti di Tirana si è rivelato in questi ultimi anni veramente in decadenza. Inoltre, ascolteremo anche le voci, che prenderanno parte ad uno special gala di San Valentino, il 14 febbraio, con un programma di arie e duetti d’amore che diverrà simbolo dell’amore urano, per dirla con Platone, di due nazioni che s’incontrano e si legano tra le note”. Sorride Antonio Marzullo, poiché lui, trombonista è uno dei degni eredi di quella leggendaria scuola di musica, da cui è nato il Martucci, che vanta la prima cattedra di sassofono e tuba in Italia e la caratteristica di una tecnica spinta, ma con grandissima attenzione ad un suono puro ed iridescente, al fraseggio e ai colori. La collaborazione allora non si fermerà agli studenti del Martucci, ma si andrà oltre, ci saranno scambi tra i due teatri. Si discorre a quattro voci visitando il massimo cittadino e vien fuori che per il 2024 l’ Opera di Tirana potrà inaugurare il cartellone con due allestimenti del Verdi Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini e, a seguire la Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti, per la firma registica di Riccardo Canessa. Quindi, il Maestro Jacopo Sipari dovrà pur vedere realizzato il suo sogno, dirigere l’Adriana Lecouvreur di Francesco Cilea con protagonista la voce assoluta di Ermonela Jaho, che, invece, noi qui a Salerno, desidereremmo ascoltare in Suor Angelica per cominciare a porre una prima pietra su quel trittico agognato da anni e mai realizzato. “Il teatro ha diversi altri allestimenti da far girare – ha continuato Antonio Marzullo – anche il governatore ci tiene a che una produzione non resti ingabbiata nei depositi”. A giorni Daniel Oren sarà in città, verrà abbozzato il nuovo cartellone che ruoterà attorno alle sue date libere e ancor più potrà consolidarsi questo scambio che potrebbe salutare lo sbarco di una Tosca oreniana a Tirana e del corpo di ballo albanese qui a Salerno. Foto di rito e corsa in conservatorio per le audizioni. Ragazzi emozionati ma eccellenti performance da parte di tutti i candidati ed ecco i nomi dei prescelti: i corni Mattia Abate e Fabrizio Cirillo, l’oboe Pietro Avallone, Francesco Liguori e Gaetano Apicella i clarinetti, Andrea Ronca e Mario Montani i flauti, Antonio Pilosi il trombone, Davide Papa la tromba, Antonietta Lamberti all’Arpa, percussioni in grande spolvero con Carmine Ciccarone, Francesco Maria D’Ambrosio e Daniele Antonio Pisciotta, mentre due soli gli archi, per i quali la scuola dell’Est docet, il violinista Luigi Russo, spalla dell’orchestra in questo Barbiere e Franziska Maria Lena Rosemann. Non solo strumentisti sono stati selezionati, ma anche quattro voci. Se nel Barbiere l’avevan fatta da padroni i baritoni, saranno le cantanti che voleranno a Tirana a febbraio, Francesca Siani, Giorgia Vitiello, Alessandra Basso e Lau Fortino. Grande soddisfazione del direttore Fulvio Maffia, che a detta della Voshtina si ritrova alla testa di una delle più belle sedi d’Italia e non per la sua vista, ma per i giovani che ha visto studiare e ascoltato in audizione. L’ultima battuta, il bicchiere della staffa, spetta a Jacopo Sipari di Pescasseroli, catalizzatore dell’intera operazione: “La mia più grande soddisfazione è aver toccato con mano la professionalità dei ragazzi nell’affrontare il momento. Di sicuro c’è stata emozione, anche da parte mia, ma anche la consapevolezza delle proprie doti. Questo è l’aspetto su cui ho più lavorato per l’intero anno: ho cercato di infondergli forza e fiducia – anche con il sorriso, aggiungiamo noi, magari mettendo la bacchetta nella maglietta – Tutti coloro che si sono presentati alle audizioni hanno offerto una bellissima impressione e sono teoricamente tutti idonei al progetto. Purtroppo, per motivi accademici e di programmazione non sarebbe stato possibile portare tutti a Tirana. Di certo il progetto continuerà e certamente molti allievi avranno possibilità di debuttare in teatro. Obiettivo del progetto è mettere a disposizione dei ragazzi varie professionalità internazionali che li aiutino e li preparino per il mondo del lavoro. Ci sono in ballo tanti progetti che apriranno anche la via inversa Tirana-Salerno”.