In tanti per l’ultimo saluto ad Aldo il barbiere super tifoso di via Nizza - Le Cronache
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In tanti per l’ultimo saluto ad Aldo il barbiere super tifoso di via Nizza

In tanti per l’ultimo saluto ad Aldo  il barbiere super tifoso di via Nizza

di Monica De Santis

Sono state tantissime le persone che ieri hanno voluto salutare per l’ultima volta Aldo Fontana, il 72enne barbiere salernitano, scomparso nel giorno di Ferragosto. Tante persone che hanno partecipato ai funerali che sono stati celebrati nella chiesa del Sacro Cuore di Gesù in piazza Vittorio Veneto. C’erano i familiari, i clienti e gli amici di sempre, quelli con cui Aldo si incontrava tutti i giorni nel suo negozio e con i quali amava parlare della Salernitana sua grande passione. Con la morte di Aldo Fontana, scompare un altro pezzo storico del commercio salernitano. Il suo salone fino a qualche anno fa è stato un punto di riferimento nella zona a ridosso dello stadio Vestuti, la vecchia casa della Salernitana di cui, come abbiamo detto, era tifosissimo. E tanti sono stati gli sportivi, tra cui l’ex portiere e commentatore tv Fulvio De Maio, che hanno frequentato la sua bottega, ma anche giornalisti, avvocati etc… tutti da Aldo a farsi aggiustare il taglio dei capelli e a farsi fare la barba. Aldo Fontana era ricoverato all’ospedale Ruggi. La notizia della sua scomparsa ha fatto il giro della città e ha reso più triste questa giornata di metà agosto. In tanti hanno manifestato, soprattutto sui social, le condoglianze alla moglie e i figli, ricordando soprattutto la sua bravura come barbiere e la sua passione per la maglietta granata. Dall’associazione Salernitani Doc a Luciano Provenza, al giornalista Gabriele Bojano, a Sandro Ravagnani e poi ancora tantissimi altri, hanno ricordato Aldo… Proprio come Giovanni Perna che su Facebook ha scritto… “È stato il mio barbiere da quando avevo tanti capelli fino a quando di capelli non ce n’erano più, ma io andavo lo stesso, per parlare di Salernitana. Col consueto garbo, non ribatteva mai alle mie considerazioni talebane, mi parlava sempre della prossima partita. E mi mandava foto d’epoca — le collezionava — della Salernitana, sapendo che mi piacevano. Un signore, Aldo era un signore. Ricordo che mio figlio, piccolissimo, quando vedeva un insegna da barbiere, diceva: «Aldo». Per lui, tutti i barbieri si chiamavano così. Aveva chiuso da poco la bottega di via Nizza, e faceva il nonno. Peccato perdere persone così”