Cagnazzo: “Bene l’ordinanza di De Luca, dobbiamo far calare i contagi” - Le Cronache
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Cagnazzo: “Bene l’ordinanza di De Luca, dobbiamo far calare i contagi”

Cagnazzo: “Bene l’ordinanza di De Luca, dobbiamo far calare i contagi”

di Monica De Santis

“Eravamo in attesa dell’ordinanza ufficiale del Presidente Vincenzo De Luca che ci ha chiarito le nuove misure sulla scuola, che definiscano modalità e tempistiche in linea con l’evolversi della curva pandemica. Noi dirigenti scolastici abbiamo sottoscritto un appello al Governo e al Ministro dell’Istruzione per riflettere sulla ripresa della scuola senza alcuna garanzia. In questo momento molti istituti scolastici sono in affanno per la carenza di personale, o perché in quarantena fiduciaria per essere entrato in contatto con pazienti positivi o perché ammalato di Covid”. A parlare è la dirigente scolastica Laura Patrizia Cagnazzo, presidente dell’AssoMiMe che analizza la situazione scuole a pochi giorni dal ritorno in classe. O meglio a pochi giorni da quello che era il previsto come il ritorno in classe per tutti gli studenti, ma invece così non sarà perchè come stabilito dal Governatore, in classe torneranno solo gli studenti delle scuole superiori… “La situazione è allarmante, perché ogni scuola registra un calo di docenti del 10-15% rispetto all’organico complessivo: significa avere difficoltà a coprire tutte le ore e a svolgere in tranquillità le lezioni. Il rischio maggiore sarebbe essere costretti a smembrare le classi, creando disagi notevoli anche ai genitori. Questa situazione si complica perché non sono state previste adeguate modalità per il rientro nelle scuole, in particolare dopo le vacanze natalizie. Le Asl non riescono a tracciare le classi”. La preside Cagnazzo, pone però l’attenzione anche su un’altra problematica che fino ad ora non è stata presa in considerazione da nessuno, ovvero l’ultilizzo delle mascherine FFP2… “Che sono obbligatorie per gli studenti delle scuole superiori di secondo grado, ma noi siamo dotati solo di quelle chirurgiche: considerando un costo calmierato di 0,75 euro l’una, è una spesa che aggrava le condizioni familiari, perché bisogna averne almeno una seconda di ricambio in caso di rottura”. E se le nuove mascherine sono un primo problema come spiega la Cagnazzo non va dimenticata anche un’altra problematica, ovvero “La privacy: attraverso la piattaforma SIDI del Miur, abbiamo percezione e conoscenza dei vari profili rispetto al personale scolastico, ma non possiamo avere tracing degli studenti. Una situazione sempre più complessa, anche per la possibilità di avere le classi in Dad a sistema: crea difficoltà avere un allievo in dad rispetto ad una classe in presenza. La modalità ibrida che coniuga presenza e a distanza è impensabile, o tutti in Dad o tutti in aula, soprattutto per il gap infrastrutturale: molte zone dell’hinterland campano non sono dotate di banda larga, in alcune aree la rete internet ad alta velocità e a bassa latenza non è ancora arrivata. Le connessioni internet crollano di continuo, causando disagi enormi alla didattica. A tutto ciò si aggiunge il ruolo eccezionale svolto dai collaboratori scolastici, che sono responsabili dell’intensificazione dell’igiene: ebbene molti sono malati o in quarantena, con una contrazione significativa. Attività come educazione fisica, musica corale e lo studio di strumenti a fiato sono fortemente limitate. Tutto diventa più soffocante, invece di dare spazio alla creatività. I ragazzi sono già traumatizzati, bloccati nei banchetti, con le finestre aperte per l’areazione: insomma è una situazione davvero grave”. La dirigente scolastica, dunque fa un’analisi a tutto tondo della situazione che in questo momento si sta vivendo in tutte le scuole. Situazione non certo delle più favorevoli per la sicurezza dei ragazzi e degli stessi docenti e personale Ata… “Non va neanche dimenticato che si sta verificando l’anomalia dell’acquisto privato del tampone rapido che favorisce l’anonimato ed impedisce la tracciabilità del contagio, con positivi non dichiarati che diventano mine vaganti. Forse questa idea attendista nel rientro a scuola non è sbagliata, anzi forse è favorevole. Chiariamo, il contagio non avviene a scuola, ma arriva dall’esterno. Il contagio circola velocemente, i numeri a cui assistiamo sono esponenziali. Sta diventando una boma esplosiva, è un continuo rincorrere la guarigione”. E poi per i bambini più piccoli c’è anche il problema della mensa scolastica, ovvero un momento di svago, dove è difficile riuscire a tenere fermi soprattutto i più piccoli… “La scuola vive enormi difficoltà, fra cui anche la mensa per le classi dell’infanzia: il pranzo è convivialità, è gioco, per quanto le maestre cerchino di garantire sicurezza, è difficile gestire un bambino ad esempio di tre anni”. Tutto questo a conferma, dunque, delle grandi difficoltà che i dirigenti scolastici stanno affrontando in queste ore… “Un’evolversi della pandemia, quello a cui stiamo assistendo, che genera un caos pazzesco. Molti sindaci si stanno regolamentando in maniera autonoma, ma l’ordinanza del Presidente De Luca fortunatamente ha indicato la strada da percorrere. Tutti insieme, perché la nostra è una comunità educante. Abbiamo una missione fondamentale per lo sviluppo delle individualità dei giovani. Siamo fiduciosi. Ora le nuove misure prevedono la didattica a distanza, per tutti gli studenti tranne che per quelli delle scuole superiori, e noi dirigenti dovremo in tempi brevissimi ricreare link per le lezioni, account per tutti gli studenti perché quelli dello scorso anno non sono più validi. Ma lo faremo, perchè l’obiettivo ovviamente sarà garantire a tutti i bambini e ai ragazzi la massima copertura didattica. Lo abbiamo già fatto, siamo preparati, grazie al valoro di tutto il personale scolastico e ai consigli di istituto. Lo faremo ancora una volta augurandoci che presto il numero dei contagi possa diminuire e si possa trornare tutti in presenza».