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Home Attualità

«Doppio reparto è regalo di fine mandato di De Luca a Coscioni»

5 Febbraio 2020
in Attualità, Primo piano, Salerno
Reading Time: 2 mins read
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“In ginecologia ho vissuto un incubo”
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di Erika Noschese

«Siamo convinti che l’operazione nata con il progetto di sdoppiamento del reparto di cardiochirurgia del Ruggi di Salerno sia il regalo di fine mandato di De Luca al suo consulente alla sanità Enrico Coscioni». Parole dure quelle pronunciate dal consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano in merito al doppio reparto di cardiochirurgia che dovrebbe sorgere presso il nosocomio locale, togliendo – inevitabilmente – spazio sia al centro per la procreazione medicalmente assistita e il reparto di oculistica pediatrica. «Siamo sempre più convinti, alla luce dell’audizione celebrata oggi in Commissione Sburocratizzazione, che l’operazione nata con il progetto di sdoppiamento del reparto di cardiochirurgia del Ruggi di Salerno e perfezionata con la delibera 35/2020, con la quale viene stipulata una convenzione tra la cardiochirurgia dell’Ospedale del Mare e il nosocomio di Salerno per consulenze cardiochirurgiche, sia il regalo di fine mandato di De Luca al suo consulente alla sanità Enrico Coscioni – ha infatti dichiarato il consigliere pentastellato – Lo stesso Coscioni da due anni nominato, non a caso, primario di un reparto mai ancora nato. Piuttosto che adeguare le sale operatorie e i reparti di rianimazione del Ruggi, si va a costituire un reparto che, una volta operativo, andrebbe a inficiare il lavoro egregio portato avanti da chi da anni gestisce l’attuale cardiochirurgia. Per non parlare del disagio provocato ai reparti di oculistica pediatrica e di procreazione assistita, smobilitati per fare posto al doppione della cardiochirurgia. Inutile dire che nessuno dei direttori e dirigenti sanitari convocati in audizione si è presentato, ad avallare i sospetti su un atto difficile da giustificare». Il gruppo regionale dei 5 Stelle, in audizione si sono confrontati con le confrontati con le parti sociali, che «hanno condiviso i nostri dubbi. Non c’è logica nella scelta di stipulare una convezione per consulenze cardiochirurgiche tra due ospedali distanti oltre 50 chilometri, comportando il trasporto da Napoli a Salerno di pazienti cardiopatici, nonostante la presenza di strutture e reparti specializzati nella Asl Napoli 1 – ha poi aggiunto Michele Cammarano – Un’operazione che si spiega solo se finalizzata a garantire lavoro e pazienti a Coscioni, a pochi mesi dalla fine del suo mandato di consigliere alla sanità che verrà meno con la sicura mancata rielezione del suo governatore». Intanto, parole forti sono state pronunciate anche dal gruppo consiliare Caldoro presidente che punta il dito contro il braccio destro del governatore uscente:«Enrico Coscioni spieghi un po’ di cose. L’assenza in Commissione Sburocratizzazione, presieduta da Maria Grazia Di Scala, non aiuta», hanno dichiarato dal gruppo campano secondo cui il presidente De Luca «avrebbe potuto spiegare la vicenda dello sdoppiamento del reparto di cardiochirurgia a Salerno, avrebbe potuto parlare delle consulenze all’Ospedale del Mare ed ancora del ridimensionamento del centro per la procreazione medicalemente assistita a Salerno». E ancora: «Soprattutto avrebbe dato la sua versione sulla inopportunità politica della nomina nel Cda di Agenas». Rincara la dose il giornalista Gaetano Amatruda dell’Associazione “Andare Avanti”:«Coscioni di fatto scappa ed evita il confronto istituzionale perché non sa cosa dire». «È tutto molto imbarazzante. Prima il cda di Agenas, poi lo sdoppiamento del reparto di cardiochirurgia, poi le consulenze per la sua struttura ed infine, ma non ultimo, il ridimensionamento del reparto della procreazione medicalemente assistita. Dica qualcosa», conduce Amatruda.

Tags: caldoro presidenteGaetano AmatrudaruggisalernoTOP
Tommaso D'Angelo

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