Solo 120 giorni di tempo per porre rimedio alle criticità avanzate dall’Arpac di Salerno e poter riparire lo stabilimento di Fratte, dopo lo stop
forzato di 45 giorni disposto
dalla Regione Campania, per
inottemperanza alle criticità
riscontrate dall’ente regionale.
Nella giornata di ieri, la
Conferenza dei Servizi – che
avrebbe dovuto esprimere un
parere circa l’apertura delle
fonderie Pisano – ha bocciato
la proposta dei titolari dello
stabilimento che chiedevano
9 mesi di tempo per “mettere
a sistema” le criticità, quali
ad esempio le bat. Una richiesta
bocciata dai presenti che
ha concesso non più di 120
giorni, prima di procedere
con un eventuale chiusura
Erika Noschese
definitiva. E proprio nel corso
della Conferenza dei Servizi,
l’Asl di Salerno ha confermato
il nocumento per la salute
pubblica, dopo quanto
dichiarato dall’Agenzia regionale
protezione ambientale
Campania, nella sua ultima
relazione. Dal canto suo,
l’azienda sanitaria locale,
Prevista per stamane la sentenza della Cassazione sull’annullamento del dissequestro
FONDERIE PISANO / La Conferenza dei Servizi tenutasi ieri, ha bocciato la proposta dei titolari dello stabilimento che chiedevano 9 mesi di tempo
prima di stabilire l’entità del
“danno” per la salute dei cittadini
attende di conoscere i
risultati definitivi da parte
dello studio Spes, indetto
dall’istituto zooprofilattico
del Mezzogiorno nel 2017.
Solo carte alla mano, dunque,
l’Asl di via Nizza si esprimerà
stabilendo quanto può essere
dannoso per la salute pubblica
lo stabilimento di via dei
Greci. Tra i presenti, oltre al
comitato Salute e Vita anche
il Comune di Salerno, rappresentato
dall’ingegnere Luca
Caselli, responsabile del settore
Ambiente, che avrebbe
bocciato la proposta dei Pisano
circa i 9 mesi di tempo
da concedere, definendola
“assurda”. Intanto, è prevista
per questa mattina la sentenza
della Cassazione di
Roma che dovrà esprimersi
circa l’annullamento del dissequestro
dello stabile. Il
prossimo 9 novembre, nel
frattempo, si terrà il secondo
incontro della Conferenza.