Un’altra bufera giudiziaria sta per colpire la politica salernitana. Grazie ad alcune intercettazioni, legate ad un’altra inchiesta della Procura di Salerno, è nata una seconda indagine legata ad una presunta compravendita di voti per le scorse elezioni regionali. La vicenda riguarda un candidato di Fratelli d’Italia, il partito legato al presidente uscente Stefano Caldoro nella scorsa tornata elettorale e che ha visto l’elezione di Gambino nell’assise regionale. Per la cronaca Carpentieri finì secondo e Arena terzo, poi via via tutti gli altri. Arena è anche membro del Cgs. Secondo le poche notizie filtrate dalla Procura di Salerno in alcuni Comuni della Provincia di Salerno si sarebbe verificata un’autentica compravendita di voti, interi pacchetti legati a consiglieri comunali (anche di Salerno città) e provinciali. Accordi che in pratica avrebbero visto un giro di soldi e regalie. Sono almeno due gli avvisi di garanzia sul tavolo, numero che sarebbe destinato a crescere perchè gli investigatori hanno impresso un’accelerata alla vicenda con la richiesta di interrogatori delle parti coinvolte. Uno di questo è stato fissato per l’inizio della prossima settimana. Tra l’altro gli stessi inquirenti avrebbero acquisito la mappa dei voti e la relazione tra candidati e consiglieri del posto per incrociare i dati. Non è escluso, sempre grazie ad un’altra inchiesta che il giro dei sospetti della Procura potrebbe allargarsi anche a qualche primo cittadino che ha fatto campagna elettorale. La caccia al voto, in questo caso, avrebbe fatto saltare anche le appartenenze politiche in nome del Dio denaro. Vediamo che succede.