di Erika Noschese
«Sì al campo larghissimo con Azione, Italia Viva e Movimento 5 Stelle ma il candidato alla presidenza della Regione Campania dovrà essere scelto da De Luca»: così il sindaco di Bellizzi Mimmo Volpe, a margine della cerimonia di inaugurazione della spiaggia inclusiva del Piano di Zona Ambito S04_1.
Un nuovo progetto per il Consorzio di Ambiti…
«Prende forma il welfare delle nuove Politiche socio-educative del Piano di Zona “Tusciano solidale”. Finalmente si costituirà il Consorzio e prenderà questa in dotazione è una grande responsabilità; un modo intelligente di fare sinergia istituzionale per mettere a disposizione del proprio territorio, del proprio ambito, spazi che possono dare effettivamente un po’ di inclusione ai nostri bambini, ai nostri ragazzi e a chi soffre una diversità».
Ad un mese dall’apertura delle scuole, qual è la situazione relativa all’assistenza specialistica?
«Tutto procede. Ci saranno nuove linee ma nel contempo si procede nella sua continuità. Finchè non si costituisce per davvero e fino in fondo un vero protocollo non possiamo penalizzare i bambini e i genitori. Crediamo di andare in continuità fino a quando non si riesce a costituire una sinergia vera e propria per rispondere alle esigenze individuali di ogni bambino».
Prossima scadenza elettorale importante quella delle Regionali. Si parla di un campo largo che vede insieme Pd, Movimento 5 Stelle e Italia Viva, Azione. Qual è la sua posizione?
«Innanzitutto non parliamo di una scadenza imminente, si voterà nel 2026 credo perché c’è da recuperare i sei mesi da covid ma questo dipende dalla giunta regionale che dovrà decidere insieme al presidente De Luca. Io credo che si sia aperta una nuova stagione: il campo largo finalmente sta rompendo i personalismi di ognuno di noi; credo che il Pd sia centrale nella coalizione. Noi abbiamo il meglio in campo, finché ci sarà qualcosa di meglio ben venga ma credo si debba creare un momento di sintonia perché dobbiamo consentire che la Regione Campania non vada a destra e credo che il candidato migliore debba essere deciso dal presidente De Luca».
Autonomia differenziata, quale la sua opinione?
«Siamo in campo, stiamo raccogliendo firme e abbiamo già raggiunto un milione e due di firme. Il Paese – ma anche il nord – ha preso coscienza dei danni che potrebbero derivare dall’autonomia differenziata. Se si fermano i consumi del Mezzogiorno d’Italia le produzioni del nord restano a loro; noi oltre ad importare la quarta e quinta gamma, i veri prodotti della Dieta Mediterranea sul resto d’Italia ed Europa, abbiamo anche i consumi e se noi andiamo a frazionare in questo momento si andranno a creare venti staterelli e questo non va bene. Sanità, istruzione, trasporto devono rimanere in un’unica sede centrale e credo che sarà bocciata la proposta dell’Autonomia o attraverso il Referendum o attraverso il ricorso alla Corte Costituzionale ma credo che anche gli uomini della maggioranza di governo stiano facendo una riflessione perché sappiamo che si regge su un compromesso: presidenzialismo in cambio di autonomia differenziata; non credo si possa fare una politica di governo del territorio in contrapposizione».
Un mese esatto dall’apertura dell’aeroporto Salerno Costa d’Amalfi…
«Un grande successo. Abbiamo già quasi raggiunto i 40mila passeggeri, ad oggi continuano i voli e nuovi spazi anche per località internazionali. Un successo, frutto dell’intuito del presidente della Regione Campania e degli enti che hanno resistito e noi siamo tra quelli. L’aerostazione e i servizi sono nel territorio del Comune di Bellizzi e con Pontecagnano ci dividiamo questo 70 e 30%, sostanzialmente siamo quelli che stanno cercando di dare risposte immediate sul territorio; per quanto riguarda i servizi aeroportuali tocca a Gesac, per quanto riguarda i servizi a terra ci stiamo organizzando, ci sono grandi investimenti da parte della Regione Campania. Partirà a breve il bando per i taxi, partirà un nuovo trasporto urbano e noi stiamo creando le condizioni per un terminal dove Bellizzi diventa centrale quantomeno per dare la prima accoglienza al primo centro urbano, la comunità di Bellizzi».
