di Davide Maddaluno
“Io voglio ripartire”. E’ lo slogan lanciato dagli imprenditori salernitani in un video pubblicato sulla pagina Facebook “Imprenditori Italiani – Partita Iva” e divenuto in poche ore virale sui social ed il web. Un manifesto funebre recante gli anni di onorata attività sul suolo cittadino per ciascuno dei commercianti che hanno aderito all’iniziativa e partecipato al brevissimo quanto incisivo filmato. Un messaggio chiaro: “Chiediamo aiuti seri e veloci per il nostro futuro, aziende, famiglie e dipendenti. Vogliamo risposte dallo Stato perchè di questo passo si muore ma la speranza è l’ultima a morire e noi crediamo nella resurrezione: vogliamo ripartire”. Hanno prestato la loro voce e soprattutto la loro immagine i titolari di Tozzabancone, Ingordo Burger, Pane e Pummarò, Salerosa, Black Roses Irish Pub, Punto Freddo, Burger Bar Cargo, Pizza Sotto Pizza, Elite, The Boiler, Funiculì, Seduzione Parrucchiere, Da Nonno Raffaele e Cantina Rebelde, riassumendo il pensiero collettivo. Nei giorni scorsi fu lanciato lo slogan “Mi vergogno di essere un imprenditore italiano” da parte dei gestori dei locali ed altri esercenti commerciali salernitani e di tutta la Campania, attraverso l’Associazione Commercianti per Salerno. “I provvedimenti risultano irrisori, ci costringono a tenere chiusi i battenti e le bollette arrivano anche se i soldi non girano – hanno sottolineato i portavoce dell’Assocazione – I 25 miliardi che hanno mosso possono rappresentare l’inizio di una cura, possono essere un cerotto provvisorio, ma non possono essere risolutivi del problema”. Il dissenso social dell’Acs si è allargato a macchia d’olio all’intera Campania dove ormai quotidianamente viene rincarata la dose di disagio e disapprovazione da parte degli imprenditori che già da inizio Marzo si erano mobilitati chiedendo alla Regione di sospendere le tasse: “Visto il propagarsi e l’accentuarsi della situazione anche nei nostri territori – scriveva l’Associazione Commercianti Salerno – si chiede con ogni urgenza di porre in essere delle proposte che mirino ad azioni di contrasto per riequilibrare tale situazione anche in riguardo alla nostra regione“. E’ stato dunque chiesto di sospendere le imposte e tasse nazionali, regionali e comunali, gli adempimenti, i pagamenti delle fatture e degli avvisi di pagamento emessi o da emettere con riferimento alle utenze di energia, acqua, gas e rifiuti, il pagamento di fitti per aziende e famiglie, di mutui ed altre forme di indebitamento bancario, di rateizzazioni con Agenzia delle entrate e riscossione, ma anche di fornire sussidi diretti ai dipendenti e ai datori di lavoro e, al fine di permettere liquidità, avviare tavoli con le Banche per concedere mutui a tasso zero”.