Violenza su animali, da Galaha parte raccolta fondi per area sgambamento - Le Cronache Campania
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Violenza su animali, da Galaha parte raccolta fondi per area sgambamento

Violenza su animali, da Galaha parte raccolta fondi per area sgambamento

“Il cuore è uno solo e la stessa miseria che porta a maltrattare un animale non tarda a manifestarsi nella relazione con le altre persone”. Ogni maltrattamento verso qualsiasi creatura, infatti, “è contrario alla dignità umana”, come si legge sull’Enciclica di Papa Francesco, Laudato si’. Preoccupa, l’escalation dei maltrattamenti e delle torture inflitte agli animali nel nostro territorio. Il Centro per la Legalità di Salerno della cooperativa sociale Galahad, attento alle devianze che serpeggiano nella società, ha puntato l’attenzione sui casi di cronaca che si sono susseguiti negli ultimi mesi, evidenziando il dilagare di crudeltà e barbarie nei confronti di esseri indifesi, quali, per l’appunto, gli animali. La spettacolarizzazione dell’orrore inflitto a tali creature, attraverso i social, inoltre, esige una urgente presa di coscienza circa la disumanizzazione e la desensibilizzazione che continua a turbare e a “contagiare” l’animo umano, imponendo l’approfondimento del fenomeno con azioni volte a contrastare la pericolosa condotta che tende a ledere chi non ha voce. L’escalation di violenza nel salernitano Negli ultimi mesi, quasi all’ordine del giorno la violenza sugli animali. Per fornire qualche esempio: nel giugno 2023, è stato trovato un sacco di colore bianco al cui interno, avvolto in un ulteriore sacco di iuta di colore azzurro, c’era il corpo senza vita di un cane, un meticcio dal pelo bianco, morto a seguito di numerose percosse e di un violento colpo alla testa. Nello stesso mese, sono stati avvelenati numerosi gatti a Nocera. Nel luglio 2023, sulla spiaggia di Torrione, una persona ha tentato di annegare un cagnolino anziano. Nello stesso mese, a Castel San Giorgio è stato denunciato un avvelenamento di massa di cani nei pressi del palazzo Baronale. Ad ottobre a Montesano sulla Marcellana, un cucciolo è stato letteralmente lanciato in strada da un’auto in corsa, mentre a Sanza, in una zona del Monte Cervati, un cane è stato ritrovato impiccato a una staccionata e, tra gli altri cruenti episodi, dei gattini sono stati uccisi per avvelenamento a Sarno. L’orrore ha raggiunto il culmine nel dicembre 2023, quando un gattino è stato scuoiato vivo e ritrovato in fin di vita da alcuni animalisti, ad Angri: il cucciolo è morto dopo pochi giorni, a seguito di una tremenda agonia, nonostante i disperati tentativi di salvarlo da parte di veterinari e animalisti che lo hanno soccorso. “Leone”, questo il nome scelto per il piccolo martire con la coda, è stato ucciso da mano umana, come ha confermato l’autopsia: il caso è rimbalzato sui media nazionali, addolorando e commuovendo tanti, in tutta Italia. Maltrattamenti sugli animali e pericolosità sociale Il maltrattamento degli animali nell’età infantile, adolescenziale o adulta è un comportamento socialmente inaccettabile, perché arreca dolori e sofferenze non necessarie nei confronti di un altro essere vivente. Se a praticarlo sono minori, inoltre, questo potrebbe fungere da campanello d’allarme quale indice di pericolosità sociale futura. “Gli assassini…molte volte cominciano uccidendo e torturando animali da bambini”, diceva il criminologo Robert K. Ressler. Del resto, già Ovidio Publio Nasone, più di 2000 anni fa, notava che “Saevitia in bruta est tirocinium crudelitatis in homine” (La crudeltà su animali è tirocinio di crudeltà verso gli uomini ndr). E’ condivisibile, il pensiero secondo cui le angherie sugli animali possano rappresentare una sorta di preparazione a ciò che può tramutarsi in violenza sull’essere umano o su un soggetto più debole. Se non individuata e “contrastata” tale violenza può sfociare in un allarme sociale che finirà per coinvolgere, inevitabilmente, tutta la collettività. Partendo da tale considerazione, il Centro per la Legalità intende allargare il suo impegno educativo e sociale attraverso azioni volte alla sensibilizzazione sul rispetto verso gli animali, rivolgendosi ai più giovani e rendendo questi ultimi “voci” e “custodi” dei più indifesi. La collaborazione In collaborazione con gli spazi parrocchiali della parrocchia Santi Felice e Giovanni in Pastorano, e con il patrocinio dell’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Salerno, il Centro per la Legalità della cooperativa Galahad, dando spazio all’empatia con gli animali, mira a realizzare la prima area di sgambamento per i gatti domestici in città, intitolandola a Leone, il gattino scuoiato vivo ad Angri. In tale area, allestita e messa in sicurezza anche grazie ad una campagna di crowfunding promossa da Galahad, la cooperativa, in collaborazione con la parrocchia e nell’ambito delle attività promosse dalle Politiche Sociali, è intenzionata ad organizzare incontri ed eventi volti alla sensibilizzazione della comunità tutta sul rispetto degli animali, proponendo anche iniziative benefiche in favore di canili e gattili, portate avanti dai più giovani. L’idea Chi ha detto che ai gatti “basti” dormire e mangiare tra le mura domestiche per vivere felici? E’ possibile che i gatti, molto spesso, risultino pigri, in qualche caso anche “dispettosi”, proprio perché obbligati a “reprimere” la propria natura felina? La risposta è certamente “sì”. E’ sufficiente osservare la differenza tra l’apatia di un gatto relegato a vita in un appartamento e la vivacità e il carattere giocoso di un micio stimolato con giochi sempre nuovi e aree da esplorare, per comprendere come, in fondo, dei gatti, probabilmente, conosciamo ancora troppo poco. Anche se il gatto, come il cane, è considerato un animale domestico, in realtà, sarebbe etico ricordarne la natura selvatica “soffocata”, sistematicamente, dall’uomo: a differenza dei cani, al gatto non è concesso alcun appagamento al bisogno di godere della propria libertà, né una banale passeggiata nel verde. Così, nasce l’idea del Gattoparco intitolato a Leone, per concedere ai mici quel senso di libertà tanto agognato, in piena sicurezza, mettendo loro a disposizione un’area di sgambamento felina nel verde – la prima a Salerno – con tanto di reti per tutelarne la vita perché, esattamente come i cani, anche i gatti “meritano” una zona verde in cui correre e giocare, senza rischi. Una rete circonderà l’area, rendendo sicura la passeggiata dei mici che, accompagnati dai proprietari, per accedere, dovranno essere vaccinati, privi di infezioni e in buona salute (sarà necessario essere muniti di libretto sanitario all’ingresso dell’area, da esibire all’evenienza su richiesta del personale addetto). Il parco avrà anche arredi a tema, tra tunnel e giochi per gatti, oltre che piantine grasse e aromatiche (non nocive per gli animali) e alberi “bassi”, con tanto di panchine per i proprietari.