di Marina Pellegrino
Si è concluso sabato 10 febbraio il 68° Festival della Canzone Italiana di Sanremo con la vittoria del duo Ermal Meta, giovanissimo talento del moderno cantautorato italiano, e Fabrizio Moro, già volto noto della kermesse, con il brano-denuncia dell’attentato di Manchester del 22 maggio 2017, “Non mi avete fatto niente”. Un Festival, questo del 2018, fuori da ogni tipo di schema, caratterizzato da un trio di presentatori particolarmente eterogeneo, composto dal cantante Claudio Baglioni, la presentatrice Michelle Hunziker e l’attore Pierfrancesco Favino. I tre sono riusciti a catturare l’attenzione del grande pubblico attraverso il loro spontaneo approccio al palcoscenico, riscuotendo numeri record di ascolti e grandi considerazioni da parte della critica. Ed è proprio Favino, infatti, ad aver conquistato il titolo di vincitore morale di questo Festival 2018, che grazie alla sua vitalità ed eleganza, ha stregato i cuori di tutti. Oltre a dare sfoggio del suo talento attoriale, attraverso un monologo che parla delle difficoltà di adattamento di migranti e stranieri, tratto dall’opera “La notte poco prima della foresta” di Bernard-Marie Koltès, Favino si è cimentato in sketch divertenti, coreografie rocambolesche, esibizioni jazz col suo sax tenore, e in un medley cantato, che ha unito poesia, ironia e parole, con i testi e le melodie delle canzoni più belle di Sanremo. Un Festival dunque tutto dedicato alla musica, che ha visto lo stesso Direttore Artistico, Claudio Baglioni, esibirsi in tutto il suo repertorio nell’ambito delle cinque serate sanremesi, con performance piene di potenza, condite da un pizzico di nostalgia, affiancato da ospiti del panorama della canzone italiana di chiara fama come Laura Pausini, i Negramaro, Gianna Nannini e Gino Paoli. L’ultimo capitolo si è concluso con un podio di giovanissimi artisti, tra cui Lo Stato Sociale, secondi classificati, con “La vita in vacanza”, brano orecchiabile, di immediato approccio, con un testo leggero e brioso, e medaglia di bronzo per Annalisa, con la sua “Il mondo prima di te”, canzone in perfetto stampo sanremese, melodiosa e languida. Ma le sorprese le abbiamo avute anche da parte di alcuni big della canzone italiana come Ron, vincitore del premio della critica “Mia Martini”, con l’inedito del Maestro Lucio Dalla intitolato “Almeno Pensami”, dal testo e melodia avvolgenti, Ornella Vanoni, con Bungaro e Pacifico, che ha interpretato “Imparare ad Amarsi”, aggiudicandosi il premio “Sergio Endrigo”, ed infine un raffinato Max Gazzè e la sua “Leggenda di Cristalda e Pizzomunno”, una ballata tratta da una storia del folklore pugliese, che narra la tragica vicenda di due amanti divisi dal mare, accompagnata da un’orchestrazione magistrale, resa irresistibile dall’Orchestra del Festival diretta dal Maestro Clemente Ferrari. Oltre ad aver conquistato il pubblico dei social, la canzone di Gazzè ha vinto il premio “Giancarlo Bigazzi”, come miglior composizione musicale, riconoscimento assegnato con i voti dei maestri componenti dell’orchestra, la quale vede protagonista inoltre il vietrese Maestro Sergio Vitale, trombettista che da anni ormai prende parte alle esibizioni del Festival della Canzone Italiana. A sipario chiuso, si può affermare che l’edizione di Sanremo 2018 non ha per niente deluso le aspettative, risultando un Festival di qualità che premia i nuovi talenti, rispettando la tradizione, e avvicina il grande pubblico alla musica ed ogni tipo di arte affine. Del resto l’elevata percentuale di audience registrata nel corso delle cinque giornate televisive ne è la prova più tangibile. L’appuntamento, ovviamente, è per l’anno prossimo. Ora la parola passa alle hit parade che decreteranno le top delle compilation più apprezzate dagli italiani.