di Erika Noschese
Da questa mattina, Villa Carrara cesserà la sua funzione di polo culturale. L’Ordine dei Cavalieri di Malta incontrerà il sindaco Vincenzo Napoli per la riconsegna del bene, ma – almeno stando alle prime indiscrezioni – non ci sarà una valida alternativa culturale da presentare alla città e alla cittadinanza. Ad oggi, infatti, sembra definitivamente tramontata l’ipotesi della realizzazione di un’università privata, ma il progetto era ancora in fase embrionale e pochissimi i dettagli emersi fino ad oggi. L’Ordine di Malta ha scelto di riprendersi la struttura che ospitava la biblioteca comunale a causa dei debiti che il Comune ha contratto. L’incontro con il primo cittadino, a onor del vero, doveva tenersi già nella mattinata di ieri ma, dopo ore di attesa, è stato disposto il rinvio a questa mattina. Nel frattempo, i residenti della zona di Pastena hanno avviato una petizione, come già annunciato all’indomani della manifestazione organizzata in Villa Carrara dal PSI, che ha portato a 500 firme raccolte e protocollate lo scorso 22 novembre per chiedere all’amministrazione comunale e ai Cavalieri dell’Ordine di Malta di riaprire la trattativa al fine di lasciare la biblioteca nella Villa Carrara. Anche in questo caso, oggi non vi sono più possibilità per salvare la biblioteca: i volumi sono stati trasferiti in via Sichelgaita in tempi rapidi nonostante i sette mesi di tempo. Nella richiesta al sindaco, i residenti hanno evidenziato il luogo strategico della biblioteca, facilmente raggiungibile con mezzi pubblici e a piedi, mentre altrove rischia di non essere frequentata se non sporadicamente.«La biblioteca della Villa Carrara è un patrimonio culturale che appartiene alla zona orientale e pertanto merita di restare nella zona orientale e vieppiù in un palazzo che già nel pregio della sua architettura “racconta” cultura. In terzo luogo, la zona orientale ha bisogno di essere valorizzata, non depauperata, ed in tal senso noi scriventi ci stiamo già impegnando a sensibilizzare i residenti all’amore per il bello, chiedendo loro di raccogliere le deiezioni dei cani, coinvolgendo la polizia locale affinché vigili sulla sicurezza dei bambini all’entrata e uscita di scuola e sul decoro degli spazi circostanti. Noi desideriamo fortemente un quartiere vivibile e decoroso ed è solo educando le generazioni presenti e future alla cultura e al bello che si può rilanciarlo – hanno scritto i firmatari nella petizione indirizzata al sindaco e all’Ordine di Malta. Infine, il quartiere Fratte, dove l’amministrazione comunale ha ipotizzato di collocare la biblioteca, rientra già in un piano di riqualificazione, grazie ai fondi Pon, che include la sistemazione dell’ex-mercato, del campetto di quartiere e della villa comunale. Anche la nostra zona ha diritto all’attenzione di codesta amministrazione ed ha bisogno di una spinta propulsiva: la biblioteca può essere strumento di contrasto alla povertà e alle disuguaglianze sociali. La proposta di lasciare alle iniziative culturali giovanili il parco della Villa Carrara sembra essere un’idea valida, ma non può sostituire la biblioteca, in quanto la lettura richiede concentrazione, richiede uno spazio ad essa dedicato, richiede una biblioteca, che è un ambiente raccolto. Perché dobbiamo rinunciarci?».Molti cittadini del quartiere Pastena si erano offerti di impegnarsi anche gratuitamente per tenere aperta la biblioteca e permettere ai giovani di poterne beneficiare quotidianamente, ma purtroppo nulla di tutto ciò è stato possibile realizzare. Ora, spetterà all’Ordine dei Cavalieri di Malta chiarire quali eventi intende avviare negli spazi che furono della biblioteca, quali iniziative intende mettere in campo a favore della cittadinanza e quando tutto ciò avverrà.