di Monica De Santis
“Mi riservo il diritto di costituirmi parte civile nell’interesse di tutti i cittadini cavesi al fine di ottenere l’integrale risarcimento dei danni, patrimoniali e non, patiti e patiendi. Chiedo di essere informato, nel caso di richiesta di archiviazione della notizia criminis, nonché di una eventuale richiesta di proroga delle indagini, in caso di emissione di decreto penale di condanna, cui si oppongono fin d’ora”. Così l’avvocato Alfonso Senatore, nella qualità di Coordinatore Regionale di Meridione Nazionale, interviene sulla vicenda Sorrentino ed invia una nota alla Procura di Nocera Inferiore, ai carabinieri di Cava de’ Tirreni e alla segreteria del Comune di Cava. L’avvocato Senatore che sulla vicenda si dichiara disponibile per una più analitica esposizione dei fatti e l’individuazione di ulteriori fonti di prova, nella sua lunga e dettagliata missiva ricostruisce tutta la vincenda che ha avuto inizio lo scorso primo giugno quando… “In un manipolato post si rappresentava il dirigente del Comune di Cava de’ Tirreni, dr. Francesco Sorrentino, come un personaggio infedele che tramava – complottava con politici ignoti e noti nell’immaginario collettivo la realizzazione di una rivolta pseudo militare “Brancaleonesca” per capovolgere il sistema democratico cavese e con esso l’ Amministrazione Servalli invisa a quasi tutta la comunità cittadina; in poche parole ‘una Masaniellata’ da terzo millennio, tanto è che qualche sprovveduto legale adiuvato da mal consiglieri sembra abbiano persino ipotizzato qualche reato di ‘sovversione disarmata’ ridicola, sicuramente già archiviata a spron battuto. Ma tutto ciò non bastava. – scrive ancora Alfonso Senatore – Addirittura si instaurava un procedimento disciplinare per licenziare Sorrentino l’infedele e pericoloso rivoltoso sovversivo dinamitardo da ‘tric trac e bott a muro’. E come se non bastasse ancora sembra che due sconvolti e allucinati dipendenti, Collazzo Luigi e Cicalese Stefano, abbiano avuto il coraggio di agire nei confronti del loro collega infedele, non sentendosi più sereni e tranquilli nello svolgimento del loro operato!! Molti giorni prima del manipolato post, Meridione Nazionale nella persona del coordinatore Regionale avv. Alfonso Senatore e FDI, nella persona del Consigliere Comunale e Capo-gruppo dr. Italo Cirielli presentavano due diffide che si allegano (doc. n° 1 e 2), la prima in particolare proprio a Sorrentino Francesco, dirigente responsabile del servizio finanziario e ad altri, perché ‘nella predisposizione del bilancio di previsione controllasse la veridicità delle previsioni di entrate e la compatibilità delle previsioni di spesa evitando di derogare dai propri obblighi istituzionali attraverso l’imparzialità dei pareri da esprimere sui documenti contabili…omissis…’, la seconda, molto più pesante, sempre contro il dr. Sorrentino Francesco, ritenuto da noi, a ragione, ‘servo politico di Servalli’. Tali legittimi attacchi portavano il Sorrentino a pensare bene quello che stava facendo e che avrebbe fatto e a non essere più semplicemente consenziente alla redazione e firma pure di una sua condanna a morte, altro che infedele di Servalli e delle Istituzioni. E proprio in questo momento che esce fuori un post dal quale si evincerebbe la infedeltà del Sorrentino non più disposto a redigere e firmare un quantomeno discutibile riequilibrio di bilancio con sottostante debito di quasi 70 milioni, senza il quale il Comune verrebbe dichiarato in dissesto con scioglimento da parte del Prefetto. – continua Senatore, ricostruendo tutta la vicenda – Di qui, guarda caso, scattava il provvedimento disciplinare per licenziare Sorrentino dall’acre sapore estorsivo e terrorista al fine di recuperarlo ad una cieca osservanza e obbedienza politico istituzionale. Tanto è, guarda caso ancora, che il dirigente non solo non viene sospeso cautelativamente, non solo non viene trasferito ad altro settore, sostituito dal buon Cicalese esperto di bilancio e annessi vari, quanto più lo si obbliga a continuare la redazione dell’riequilibrio di bilancio ( già preceduto da 3 nostri ricorsi alla Corte dei Conti e uno alla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore avverso il bilancio, sostenuto, altresì, da un parere contrario dei Revisori dei Conti. Ma Sorrentino non era l’infedele funzionario da licenziare e da mandare in galera? – si chiede l’avvocato Senatore – Cose da Santi Uffizi. Delle due ipotesi, una: o Sorrentino non è infedele e quindi perché averlo sottoposto a provvedimento disciplinare per licenziamento dall’amaro sapor artificiale di una manovra volta a farlo apparire non un servo ma amico delle opposizioni? Oppure, il Sorrentino dopo le diffide non volendo più sottostare ai voleri del Sindaco, prestandosi ai suoi dictat e a quelli di diversi esponenti politici da individuare, arrestare e condannare in quanto, si presume tengono sotto ricatto con il cappio al collo della minaccia di licenziamento il Sorrentino costretto a redigere con tale ignoto e firmare un atto contra legem. Difatti, guarda caso ancora, il procedimento disciplinare che doveva celebrarsi nei termini prima del consiglio comunale del 12 corrente mese è stato opportunamente rinviato a dopo tale data, nonostante sembra che il Sorrentino volesse essere giudicato per difendersi da questo infamante addebito. Sospettiamo che si vuole attendere il comportamento del Sorrentino fino a dopo la scadenza del 12 agosto con la spada di Damocle del licenziamento sul suo collo. – scrive ancora Senatore – Tutto ciò premesso e ritenuto, in fatto e in diritto riteniamo che vengano svolte con urgenza e prima del giorno 12 agosto le più opportune indagini per accertare se tutto quanto sopra descritto corrisponda al vero e per evitare che i reati vengano portati a ulteriore conseguenze. In particolare che cosa sta accadendo al comune?; come mai tutto ciò è accaduto e ancora si perpetua?; chi ha redatto il piano di riequilibrio?; se non lo ha redatto lui, ma come si dice un tale Scognamiglio, per quale motivo questo dovrebbe firmarlo Sorrentino, commettendo un falso ideologico?; e se invece ha collaborato Scognamiglio perché questi non lo firma, commettendo anch’egli un falso ideologico?; quale mandato avrebbe avuto costui e da chi?; chi dovrebbe pagare tale Scognamiglio e con i soldi di chi?; come fa Scognamiglio ad avere documenti istruttori in violazione della privacy e del segreto di ufficio?; vero è che Scognamiglio è un papabile alla nomina di Presidente dei Revisori de Conti, a mo di cambiale da onorare?; vero che il Sorrentino sta subendo pressioni minacciose, estorsive di tutti i generi finalizzate alla cieca e illegale obbedienza istituzionale?; chi sono gli autori di tale minacce?; – conclude Senatore – Conoscendo l’ottima professionalità della Procura di Nocera Inferiore, nonché quella della Tenenza dei Carabinieri di Cava de’ Tirreni siamo certi che le indagini saranno svolte ad horas, vista l’urgenza e la indifferibilità al fine di impedire che i presunti reati vengano portati ad ulteriori conseguenze con i responsabili a piede libero, capaci di ulteriori azioni delittuose ben più gravi e pericolose con possibilità di inquinamento probatorio”.