Ci sarebbero anche “parenti di” tra i dipendenti delle cooperative sociali che presto passeranno sotto il controllo della società Salerno Pulita. Lo ha denunciato, chiedendo all’amministrazione comunale di procedere con i dovuti controlli, il consigliere comunale di Salerno di Tutti, Gianpaolo Lambiase, secondo cui Salerno è una delle città più sporche in Italia, nonostante la Tari tassa sui rifiuti – sia tra le più elevate del Paese. A sostegno della sua tesi, Lambiase ha comparato due città, Salerno e Modena, con numero di abitanti simile. «La Tari a Modena costa esattamente la metà rispetto a Salerno città per le famiglie salernitane», ha dichiarato il consigliere di Salerno di Tutti. Dal confronto si evince che il costo complessivo del servizio rifiuti, a Salerno è pari a 48.191.999 euro, rispetto ai 37.435.210 di Modena. Il piano economico finanziario in questione tiene conto di Salerno Pulita (a cui vanno circa 18.571.075 euro), del Consorzio di Bacino Salerno 2 (2.735.684 euro), Ecoambiente (4.668.281 euro), cooperative sociali (880.000 euro) solo per citare alcune. Secondo Lambiase, il personale non riuscirebbe a rispondere alle esigenze del territorio anche a causa di numerosi problemi legati all’organizzazione. A finire sotto la lente di ingrandimento del consigliere anche il sito di compostaggio che costa più di 2 milioni di euro, nonostante sia fermo da diverso tempo. Nonostante ciò, la cifra che il Comune eroga a Salerno Pulita è rimasta invariata. «A Modena, il sito di compostaggio funziona in maniera impeccabile», ha spiegato Lambiase. Un paragone, quello tra Salerno e Modena, che vale anche per le unità lavorative: nella zona dell’emiliano, infatti, i dipendenti impegnati nello spazzamento sono circa 300, quasi la metà di quelli utilizzati a Salerno: per Lambiase sono necessarie più unità operative impegnate in strada a fronte di unità amministrative, con uno stipendio molto più alto, rispetto a chi “lavora in strada”e che a poco servirebbero per risolvere i problemi di una città europea che sembra aver fatto dei rifiuti in strada il suo bigliettino da visita. «Se l’amministrazione comunale non si mette d’impegno e non punta ad un coordinamento e razionalizzazione di questi servizi, con numeri enormi di addetti e impiegati che ci sono per questo specifico compito, si rischia di avere una sorta di disobbedienza civile perché non possiamo avere una città più sporca del solito e più sporca d’Italia, con la Tari più alta d’Italia», ha poi aggiunto il consigliere. Insomma, la città di Salerno sembra ormai in balìa dei rifiuti, nonostante solo per la Tari il Comune incassa ben 41.731.000 euro.
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