di Andrea Pellegrino
«Poca collaborazione da parte del territorio. Basti pensare che il 5 settembre, giorno dell’uccisione di Angelo, a Pollica faranno la sagra del pesce». E’ durissimo l’attacco di Dario Vassallo, fratello del sindaco ucciso a colpi di pistola da mano ignota. Il 5 settembre il “sindaco pescatore” sarà ricordato in tutta Italia, con un FreezeFlashMob (un minuto di silenzio) ma a Pollica no. «Qui, nel suo comune che amava – dice Dario Vassallo – preferiscono fare altro e qualcuno si è dimenticato a distanza di cinque anni che Angelo è stato ucciso e che il caso ancora non è stato risolto». E l’attacco principale è alla scarsa sensibilità dei cittadini del Cilento: «Sanno ma fanno finta di non sapere nulla – dice il fratello del sindaco pescatore – Le forze dell’ordine insieme alla magistratura fanno il possibile ma alla base per la risoluzione del caso occorre la collaborazione della gente. Che non c’è mai stata, ecco perché non siamo ancora arrivati alla verità. La gente comune non parla, chi sa non dice. Questa è Pollica. Ma io finchè avrò forza lotterò per conoscere la verità». Quanto alle cerimonie di commemorazione, Dario Vassallo sostiene che «l’intera Italia ha riconosciuto Angelo come un politico lungimirante, Pollica pensa alla sagra del pesce. Il 5 settembre, con la Fondazione, saremo a Montopoli di Sabina, in provincia di Rieti, a parlare dei problemi che attanagliano il Paese e principalmente delle questioni ambientali. Tutti ricordano Angelo Vassallo, tranne il suo Cilento». Infine annuncia la prossima uscita del film: «Come Fondazione abbiamo impiegato quattro anni per dedicare un film su Angelo Vassallo. Molti ci hanno ostacolato, così come è accaduto per il libro. Alla presentazione del film, sono certo, saranno tutti lì in prima fila. Io invece non ci sarò». Non commenta le esternazioni di Dario Vassallo, il sindaco di Pollica Stefano Pisani. «Non ho nulla da replicare – afferma il primo cittadino del Comune cilento – Il cinque settembre vedremo».