“Vanificato il nostro lavoro, il flop del centrodestra non ha esaltato il risultato ottenuto alle regionali” - Le Cronache
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“Vanificato il nostro lavoro, il flop del centrodestra non ha esaltato il risultato ottenuto alle regionali”

“Vanificato il nostro lavoro, il flop del centrodestra non ha esaltato il risultato ottenuto alle regionali”

di Erika Noschese

“In un’altra coalizione il nostro risultato sarebbe stato esaltato, così è stato vanificato il lavoro fatto”. Parla così Antonio Iannone, senatore di Fratelli d’Italia che analizza il risultato post elettorale che ha visto il partito guidato da Giorgia Meloni in netta risalita tanto da attestarsi, in provincia di Salerno, come primo partito della coalizione di centrodestra. Onorevole, vittoria schiacciante del centrosinistra e tracollo del centrodestra. Si aspettava questo risultato? “Sinceramente, non speravo di poter vincere ma sicuramente mi aspettavo una tenuta maggiore della coalizione”. A cosa si deve secondo lei una vittoria così importante del governatore De Luca? “Secondo me ci sono tre fattori che hanno determinato la percentuale: il fatto che ha dispiegato, attraverso un potere clientelare, 15 liste che hanno determinato voti a tutti, soprattutto nelle realtà più piccole perchè l’elettore che non ha una visione di insieme pensa forse che candidati che escono dalla propria realtà comunale vengano eletti consiglieri regionali e ancora una volta sono stati premiati gli elettori dei comuni più piccoli e delle aree interne che, alla fine, hanno fatto solo da portatori d’acqua attraverso i candidati; l’altro aspetto è stata la gestione mediatica dell’emergenza Covid che ha determinato un aumento esponenziale della sua visibilita anche se, come i fatti dimostrano, De Luca alla fine non ha gestito niente. Ha chiuso la Regione quando il virus al sud non c’era e oggi invece siamo tristemente primi per i contagi e ci approssimiamo a vivere un inverno preoccupante. Terzo elemento è sicuramente la questione che il centrodestra ha agevolato questo straripamento elettorale di De Luca, a partire dai travagli della scelta, negli altri partiti della coalizione di centrodestra, interni anche allo stesso partito che esprimeva il candidato presidente e hanno messo De Luca nella condizione ideale di tirare in porta”. Fratelli d’Italia, in provincia di Salerno, è il primo partito della coalizione che, in tutta la regione, ha mostrato una risalita. Un risultato, anche se parzialmente, soddisfacente? “Noi innanzitutto abbiamo fatto la campagna elettorale mettendo in campo tutto quello che avevamo. Credo che anche Caldoro ci possa riconoscere che nonostante non fosse un candidato di derivazione del nostro partito, come è nostro costume, da persone serie, abbiamo fatto il massimo possibile, anzi ci riteniamo danneggiati perchè in una coalizione diversa il nostro risultato sarebbe stato esaltato. In questo modo, invece, viene vanificato il nostro lavoro ma possiamo registrare con soddisfazione solo il fatto che è la prima volta, in una elezione regionale. che Fratelli d’Italia risulta prima lista; non è capitato neanche dove abbiamo vinto o dove abbiamo vinto con un candidato nostro perchè è chiaro che quando il partito esprime il nia, tutti i dirigenti di partito che hanno fatto la campagna elettorale al meglio delle loro possibilità, per altro in una condizione molto disagiata, strana perchè non si potevano fare grandi manifestazioni per non essere criticati per gli assembramenti. Se c’era poca gente voi giornalisti avreste scritto che si faceva pippa e per noi che siamo un partito di appartenenza e di territorio e contatto diretto questo è stato minorante, senza considerare che più di metà della campagna elettorale si è svolto in periodo estivo, di vacanze e c’era la voglia da parte della gente di evadere, dopo il lockdown”. Fra sei mesi circa l’amministrazione comunale di Salerno è chiamata al voto per il rinnovo della stessa. Da dove dovrebbe ripartire il centrodestra e su cosa deve invece lavorare Fratelli d’Italia? “Noi innanzitutto siamo ancora impegnati con i ballottaggi e siamo ancora applicati su questa campagna elettorale. Successivamente, si aprirà una riflessione, prendendo atto dei nostri assetti, del risultato nostro ma continuiamo a ragionare oggi come ieri: la scelta dei candidati deve essere la scelta dei candidati migliori per incanalare un progetto politico. Non si può andare avanti con la logica delle indicazioni e credo si debba lavorare in una direzione di rinnovamento ma di questo ne parleremo dopo questo turno di ballottaggio che per noi è importante”.