Vallo, commercianti sul piede di guerra: accuse all'assessore - Le Cronache
Salerno Sud Provincia

Vallo, commercianti sul piede di guerra: accuse all’assessore

Vallo, commercianti sul piede di guerra: accuse all’assessore

VALLO DELLA LUCANIA. Attendono i fatti i commercianti del centro storico di Vallo della Lucania dopo gli incontri con l’amministrazione rappresentata dall’assessore alle attività produttive Miraldi. Non intendono abbassare i toni della polemica attendendo ora alla prova dei fatti l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Aloia. Alcuni mesi fa ci fu il faccia a faccia tra i commercianti e l’assessore ma da allora non ci sono stati passi in avanti in termini di servizi alle imprese commerciali locali. «Abbiamo pazientemente atteso di sapere quali delle proposte presentate: il parcheggio in piazza Santa Caterina e negli spazi usati dal personale del Parco, l’inversione del senso di marcia delle auto, la destinazione, magari alle scuole , si potesse attuare – si legge in una nota del comitato dei commercianti -. Ma nulla – da aprile – sembra essere cambiato. Vaghe parole, power point e promesse varie. Una o più notti bianche non possono cambiare la quotidianità di chi, ogni giorno, apre bottega e vive la difficoltà di un presente molto incerto». Colpito dalla crisi il tessuto commerciale di Vallo della Lucania risente dell’assenza di servizi adeguati come parcheggi e altro. «La crisi non aspetta – continuano i commercianti -, e per questo anche noi non possiamo attendere all’infinito senza programmi rapidi e azioni propositive, il passare del tempo. L’amministrazione ha presentato delle proposte, ma attendiamo anche l’ascolto delle nostre idee, non soluzioni sporadiche o episodiche, ma costanti, per la quotidianità del nostro lavoro, soluzioni che portino a Vallo della Lucania persone più volte all’anno perché la cittadina si sta svuotando. O non lo sanno? Attendiamo che l’Amministrazione, anche l’opposizione o minoranza, come preferite, sia fisicamente presente nella città che guida e domandi personalmente a noi, senza indagare sui bilanci, come stanno le attività che giorno per giorno realizziamo. Offriamo – ma chiediamo anche per noi – fiducia e rispetto, requisiti indispensabile per realizzare assieme un cammino di crescita. Anche la pazienza però può finire».