Erika Noschese
Ancora una mattinata infernale all’Asl di Pastena. In questi giorni, diversi sono gli utenti che si sono recati presso l’azienda sanitaria locale della zona orientale per rinnovare l’esenzione ticket. Sono alcuni giorni fa, Le Cronache ha tentato di parlare con le dottoresse presenti in struttura e tentare di capire la situazione ma il tutto si è concluso con un nulla di fatto in quanto la dottoressa Liliana Palma ha pensato bene di sbatterci fuori dalla struttura in quanto «ai giornalisti non è consentito stare qui». Nella mattinata di ieri, la situazione era tutt’altro che tranquilla. Come sempre, infatti, pochi minuti dopo l’apertura della struttura, i 50 numeri disponibili erano già terminati. Dopo diverse ore di attesa, ad un certo punto, gli utenti si sono spazientiti e così ecco urla, spintoni, richieste di parlare con il dirigente Antonio Giordano. La situazione è degenerata in poco tempo e i presenti hanno iniziato a gridare, lanciare le carte in aria e a dar vita a situazioni tutt’altro che piacevoli. «Sono una persona malata, ho una moglie a casa con problemi di cuore e sono in fila dalle 7.30 di questa mattina (ieri per chi legge ndr). Sono le 13 e ancora non ho avuto il numero», ha dichiarato un signore anziano, esasperato dalla situazione perchè da giorni ormai tenta di rinnovare l’esenzione ticket. Polemica scoppiata anche tra una donna straniera ed un’italiana che ha messo in allarme le guardie giurate che hanno dovuto separare le due prima che arrivassero alle mani. La situazione è ulteriormente degenerata quando alcuni cittadini in attesa hanno notato le dottoresse fuori, intende a fumarsi una sigaretta. A nulla sono valsi i tentativi delle guardie giurate di tentare di calmare la situazione e di far sedere le persone in attesa del loro turno. La situazione si è normalizzata solo verso le 13 quando, forse esasperati dalle pretese degli utenti, le dottoresse hanno iniziato a chiamare le persone con evidenti difficoltà e problemi, preparando la documentazione necessaria per l’esenzione ticket pur non avendo il numero in quanto già determinati. Insomma, a distanza di quasi una settimana, non solo nulla è cambiato presso l’azienda sanitaria locale di via Sichelmanno ma la situazione sembra peggiorare ogni giorno di più, nonostante al’Asl di via Nizza sia stata firmata una convenzione che permette ai Caf di sbrigare le pratiche.
«Ho una patologia permanente ma devo rinnovare l’esenzione»
«Sono una persona operata, ho la sacca stomia e ho subito un’operazione per la rimozione di quattro tumori». Inizia così il racconto di un anziano salernitano, Antonio Abate, 85 anni, in fila per ore ieri mattina all’Asl di Pastena, dopo diversi giorni di tentativi andati a vuoto. «La mia patologia è permanente, ho bisogno di diversi medicinali da assumere al giorno. Mi chiedo: se la mia patologia è permanente perchè, ogni anno, devo rinnovare l’esenzione? Dovrebbe avvenire in automatico invece, quando mi sono recato dal mio medico di base, mi è stato detto che l’esenzione era scaduta e avrei dovuto rinnovarla. Tra l’altro, in tempi brevi visto che ho necessità di assumere i medicinali», ha spiegato ancora il signor Abate che ieri si è presentato presso l’azienda sanitaria alle 8.30. Dopo diverse ore di attesa, i dottori che si stavano occupando della sua pratica hanno riscontrato alcuni errori, chiedendo al signor Antonio di rifare la pratica nuovamente e rimettersi in fila. «Perchè per le persone come me, l’esenzione non si rinnova in automatico? Io, a 85 anni, mi sento fortunato perchè posso ancora camminare, nonostante i miei problemi di salute mentre ci sono persone che, alla mia età, sono bloccati a letto e non possono muoversi», ha spiegato ancora l’85enne. Una situazione, quella di Antonio Abate, che accomuna decine e decine di persone che ieri mattina erano in attesa di rinnovare l’esenzione ticket. Tra queste, un signore che – nonostante l’età – deve badare alla moglie malata e bloccata a letto. Anche in questo caso, in fila dalle 8 del mattino senza ottenere il numero. Una giornata persa, per lui, che avrebbe dovuto dedicare alla cura della casa e della moglie. E le guardie giurate non possono, a loro dire, aiutare le persone anziane nella compilazione dei moduli creando loro ulteriori difficoltà e costringendoli a far ritorno più volte.