Urbanistica a Salerno: concetto astratto - Le Cronache Salerno

Parlare di urbanistica a Salerno equivale a discutere di un concetto astratto, lontano dalla realtà quotidiana dei cittadini. Un esempio emblematico è rappresentato dal quartiere Carmine, dove trovare un parcheggio è un’impresa titanica. La cronica mancanza di posti auto ha trasformato i marciapiedi in aree di sosta. Scene quotidiane mostrano SUV parcheggiati su passaggi pedonali o in piena curva. Questa inciviltà non solo rende impraticabili i marciapiedi, penalizzando anziani, disabili e mamme con passeggini, ma crea anche disagi alla circolazione stradale, aumentando i rischi per la sicurezza. Ad aggravare la situazione è la scarsa presenza della polizia municipale, la cui assenza sembra ormai una costante in molte zone della città. Chi parcheggia in modo selvaggio agisce come se godesse di un “lasciapassare” implicito, alimentando un’anarchia urbana sempre più evidente. A complicare ulteriormente le cose, i marciapiedi del quartiere Carmine versano in condizioni disastrose. Voragini e crepe profonde rendono pericoloso il transito, soprattutto per anziani e bambini. Una situazione inaccettabile, considerando che nella zona si trovano diverse scuole e la sede degli scout. I pedoni, già costretti a schivare le auto parcheggiate sui marciapiedi, sono spesso obbligati a scendere sulla carreggiata, esponendosi a ulteriori rischi. Un tempo il Carmine rappresentava il fulcro di quella “sceneggiata da cabaret” che l’ex sindaco utilizzava come simbolo di vicinanza ai cittadini, prendendo di mira episodi come il messaggio romantico “Frullino, sei il mio battito d’ali” lasciato da un giovane innamorato. Oggi, invece, il quartiere è abbandonato al degrado, uno specchio della condizione urbana complessiva. La cementificazione selvaggia, iniziata anni fa e mai arrestata, ha distrutto le basi di una pianificazione urbanistica funzionale. Le strade, rimaste strette e inadatte al traffico moderno, e la carenza di parcheggi sono state sacrificate in nome della costruzione di nuovi palazzi. Nonostante le promesse, la politica del cemento ha continuato a caratterizzare Salerno. Anche l’attuale amministrazione, guidata dal sindaco facente funzioni, ha perseverato in questa direzione, arrivando a svendere aree di parcheggio per favorire la costruzione di nuovi complessi residenziali e strutture alberghiere. Invece di investire in parcheggi, aree verdi e una viabilità più fluida, si è scelto di aggravare il carico urbanistico, rendendo la città sempre più caotica e meno vivibile. Il risultato è una città incapace di rispondere alle esigenze dei suoi abitanti. Il caso del Carmine è solo uno dei tanti esempi di una città lasciata a sé stessa, priva di una visione strategica e di una gestione ordinata del territorio. Per invertire questa tendenza, serve un cambiamento deciso: non più politica del cemento, ma investimenti in infrastrutture moderne, rigenerazione urbana e una gestione attenta alle reali necessità della cittadinanza. Solo così Salerno potrà riscoprire la propria identità e offrire un futuro migliore ai suoi abitanti, diventando una vera città europea. Salvatore De Lucia Responsabile degli enti partecipati e bilanci, coordinamento cittadino di Forza Italia Salerno

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