Bassa, davvero molto bassa l’affluenza alle urne per la due giorni di elezioni all’Università degli Studi di Salerno che si è conclusa ufficialmente nel pomeriggio di ieri.
I chiamati alle urne erano 43.000 studenti, la media dell’affluenza è stata del 31%.
Il maggior numero di votanti si sono registrati alla facoltà di Ingegneria che ha raggiunto la percentuale del 45%, maglia nera invece per Giurisprudenza dove alle urne si è recato meno del 20% degli studenti.
Le motivazioni per il basso dato d’affluenza nella facoltà di legge può essere riscontrato in parte, anche per le campagne elettorali a volte troppo invadenti dei candidati ai vari organi. Una continua ricerca al voto, non solo nelle zone comuni, ma anche nelle aule prima e dopo le lezioni, ha causato il disappunto di molti ragazzi che hanno preferito disertare l’appuntamento con il voto.
La caccia al voto, soprattutto nei giorni antecedenti alle elezioni ha rappresentato un aspetto negativo delle elezioni, infatti, camminando per i corridoi dell’università non si poteva non notare la grande mole di rifiuti nei corridoi rappresentati da volantini e locandine.
Nella mattinata di ieri il picco più alto di affluenza al voto nell’ateneo salernitano, con file di alcuni minuti per accedere alle urne. Nonostante le campagne elettorali svolte dalle varie associazioni universitarie, però durante le operazioni di scrutinio in quasi tutti i seggi si sono verificati problemi per l’assegnazione dei voti disgiunti.
Sono state molte le schede contestate poiché recavano la preferenza per un’associazione e poi il voto per un candidato di altra lista. Inascoltate sono state le richieste dei professori e membri delle segreterie, che nelle ore antecedenti allo scrutinio, hanno più volte chiesto ai rappresentanti di lista di recarsi dall’organo universitario che coordina le elezioni, per chiedere chiarimenti inerenti al voto disgiunto. Durante gli scrutini specialmente per il Senato accademico, infatti, molte polemiche sono sorte per l’assegnazioni di tali voti.
Il problema dell’assegnazione della preferenza all’associazione nasce poiché il quinto senatore è eletto in base al premio di maggioranza. La due giorni di elezioni ha rappresentato un punto di svolta per l’ateneo salernitano, infatti sono stati riassegnate tutte le cariche elettive degli organi studenteschi.