Unisa, oggi parte l'èra D'Antonio - Le Cronache Ultimora
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Unisa, oggi parte l’èra D’Antonio

Unisa, oggi parte l’èra D’Antonio

Antonio Manzo

A piazzale Gabriele De Rosa, il cuore del rettorato dell’università di Safeno, c’è il Datario Verde, una scultura che segna ogni giorno, mese e anno con i fiori, che lo storico emerito apprezza nella domenica senza studenti. A poche ore dalla puntata di Report che ha etichettato l’ateneo con il sinonimo di amichettismo accademico, ma anche alla immediata vigilia del cambio di guardia del Rettore. Vincenzo Loia, informatico e precursore europeo della cyber-intelligence consegnerà le chiavi dell’università di Salerno al suo successore, Virgilio D’Antonio, 45 anni, il giovane docente universitario che non ha vissuto il ’68 (è nato nel 1980) ma è attento studioso della modernità dei saperi nel mondo della comunicazione e del diritto. Parte la scommessa, per Virgilio D’Antonio perché dia segnali sensibili di discontinuità al di là di programmi troppo densi e inafferrabili. Allo storico già docente di Salerno, proprio sotto la scultura del Datario di piazza De Rosa, sovviene una metafora letteraria per riqualificare e rinnovare l’università di Salerno. Lui, è docente di storia contemporanea che ha vissuto i tempi di Gabriele De Rosa e gli sovviene il ricordo della trama del romanzo “Il mndo di ieri” di Stefan Zweig dove i ricordi di un europeo nella sua opera autobiorgrafica si congeda da un mondo che non riconosce più, in cui non vuole riconoscersi. Non scatta la nostalgia, ma il realismo nel confronto dell’ieri vissuto e dell’oggi in declino. Una stagione fondativa dell’università di Salerno – per parafrasare Stephen Zweig – che fu lievito intellettuale con menti geniali, accademiche e studentesche, operose e creative che poi viene man mano ridotta in macerie. Ma c’è anche, proprio nelle ore di una scommessa di D’Antonio, l’ineluttabilità del non ritorno. “Che dopo questa lunga notte possano vedere l’alba! “ come scrive il viennese Stefhen Zweig quando si toglie via vita assieme alla moglie nell’ultima testimonianza toccante e lucida del senso di appartenenza ebraica. E, ad Unisa, l’alba toccherà farla vedere dalla gestione accademica del giovane Virgilio D’Antonio, a poche ore dalla conferenza stampa di presentazione della sua squadra di governo e a quattro giorni dall’arrivo del ministro dell’università Annamaria Bernini. Il rettore uscente Vincenzo Loia gli consegnerà una università che in Italia, con la previsione di ben cento milioni del Pnrr, potrà costruire la prima Quantum Valley, un record minato da gelosie professionali che spesso si sono trasformate in opposizioni accademiche indebitamente trasferite nel dibattito pre-elettorale per il nuovo rettore. Virgilio D’Antonio è giovane, conosce l’università fin dall’adolescenza portato per mano dalla mamma funzionaria dell’università. È salernitano, interrompe la catena dei colleghi napoletani al vertice dell’ateneo Raimondo Pasquino (Napoli), Aurelio Tommasetti (Napoli) e Vincenzo Loia (Napoli). Succede a Vincenzo Buonocore, primo salernitano al rettorato e artefice del trasferimento al campus di Fisciano. Una sfida che attende il rettore D’Antonio è la cosiddetta fase dell’assegnazioni punti organico, cioè indicare ai vincitori dei concorsi i docenti associati e ordinari, le coperture di bilancio che dovrà accantonare con fondi ministeriali una volta usciti dal Pnrr. Il rettore dovrà programmare e investire con scelte manageriali per distribuire i fondi ai diversi dipartimenti dell’università. Ma c’è anche un’altra sfida per Salerno che dovrà organizzare le Olimpiadi Europee per tutti gli atenei con la presenza prevista di 5mila persone e 500 atleti provenienti dai diversi atenei europei. La squadra di governo che presenterà questa mattina è composta dal nuovo prorettore Pietro Campiglia, docente di farmacia, e dalla presidente Fondazione Universitaria, Paola Adinolfi. È prossima, intanto, la scelta del nuovo direttore generale. Nel toto-nomi ci sono quelli di Gaetano Basile, direttore generale dell’università del Sannio e già in servizio a Salerno, e Marco Cinquegrani, direttore amministrativo dell’università di Napoli Suor Orsola Benincasa. Il rettore D’Antonio ha già scelto la triade della commissione giudicatrice del concorso.