Di Antonio Manzo
“Treccani” sceglie la parola dell’anno 2024. E’ “rispetto”. Nelle stesse ore di lunedì scorso sembra che nel rettorato sia intenzione del rettore Vincenzo Loia di celebrare la indovinata scelta linguistica facendo trovare sulla scrivania del rettorato dell’università di Salerno diversi calici, sia pure di plastica, ricolmi di spumante. La prima impressione degli studenti dell’ateneo invitati al brindisi è tutta concentrata sull’ evento che, nelle stesse ore, autorevolmente vuole celebrare una grande università del Sud. Invece, i modesti ma necessari flûte di spumante servono a festeggiare il compleanno dl rettore Loia proprio nelle stesse ore in cui due studenti sono in condizioni di vita disperate dopo essere stati travolti da un albero del campus piegato su di loro come un fuscello che l’inclemenza del vento furioso aveva deciso di abbattere dopo giorni di fotografata pericolosità.
<State tranquilli, per come si sono messe le cose nell’inchiesta della procura di Nocera Inferiore non accadrà nulla, indagando un giardiniere distratto> dice, con allarmante profezia, Vincenzo Landi, consigliere degli studenti nel dipartimento di scienze politiche e comunicazione. Un brindisi, sia pure per un legittimo brindisi per il compleanno del rettore proprio nelle ore di drammatica sofferenza dei due studenti? E proprio mentre risuona con particolare forza la parola “rispetto” in un’epoca in cui la diversità e l’inclusione sono al centro del dibattito sociale? Potranno discettare i docenti dell’università di Fosciano sull’opportunità o meno della festa capitata per caso nell’ambito della campagna di comunicazione #leparolevalgono sull’importanza del rispetto non solo come concetto etico, ma anche come pratica quotidiana.
Il rispetto, nelle circostanze che ha vissuto e vive la comunità studentesca dell’Unisa, passa anche attraverso il linguaggio delle parole e dei gesti evitando paternalistici commenti, vagamente bigotti, e sfatando miti e pregiudizi sull’opportunità della festa augurale. Sarà l’ultimo compleanno che il rettore Loia, in scadenza di mandato, festeggerà in ateneo (auguri per il tempo lungo di vita che verrà). “Mentre due suoi studenti lottano tra la vita e la morte – rincora Vincenzo Landi dell’associazione Link università di Fisciano – il “magnifico” rettore dell’Università degli Studi di Salerno ha invitato oggi le rappresentanze studentesche a brindare e festeggiare nel suo ufficio per il suo compleanno.
Sembra uno scherzo eppure è la verità.
Siamo oltre la decenza, oltre il ridicolo.
Sono tutti già sicuri che le indagini non porteranno da nessuna parte.
D’altronde sui caldi uffici del rettorato non c’è pericolo di caduta alberi.
Resto della convinzione che di “magnifico” ci sarà solo il momento in cui ci libereremo di questa sciagura.
C’è da vergognarsi!
Rispetto alle rappresentanze studentesche che hanno partecipato ai festeggiamenti, rimane ben poco da dire.
Sono lo specchio di una società opportunista e servile, che non guarda in faccia a nessuno.
Dopo due settimane di finta e ipocrita solidarietà nei confronti dei ragazzi coinvolti nell’incidente, hanBirre natalizie, un mondo da scoprireno già dimenticato che forse quel giorno poteva finirci chiunque in quella situazione”.
Più che dal punto di vista politico, mi sento amareggiato dal punto di vista umano rispetto a una situazione veramente assurda”.