di Alfonso Angrisani
Il 9 Settembre 1943 è un giorno di fondamentale importanza, per la storia della nostra città e per le sorti dell’Italia; infatti ,nel lontano settembre, dello stesso anno, avvenne, lo sbarco delle truppe angloamericane nel golfo di Salerno (nome in codice Operazione Avalance). Attraverso questa ardua impresa, gli alti comandi Alleati volevano costituire un’importante testa di ponte nel territorio dell’Italia meridionale , il cui obiettivo era di creare un passaggio per la conquista di Napoli. Le truppe della 5ª Armata statunitense, comandata del generale Mark Clark, impegnate per prime, nello sbarco, vennero raggiunte subito dopo, dai militari dell’8ª Armata Britannica, dell’esercito di sua Maestà, che avevano come capo il Generale Bernard Montgomery. Dal 9 Settembre al 18 Settembre ,ci furono degli aspri scontri tra Alleati e Tedeschi che causarono novemila morti tra gli alleati, e circa tremila morti tra i tedeschi. In quei giorni la città di Salerno era ridotta ad un cumulo di macerie, i segni della guerra erano visibili, la stragrande maggioranza della popolazione trovava riparo nei paesi circostanti, la città già era stata scossa da un altra tragedia bellica, che era avvenuta alcuni mesi prima, si piangevano ancora i morti del bombardamento di San Luigi, che aveva causato morte feriti, si registrano ingenti danni. In questi giorni di tristezza e di tribolazioni, nacque una bellissima storia d’amore, dalle ceneri della guerra, germogliò una piccola piantina che, nel corso degli anni divenne un Grande quercia. Due ragazzi, si incontrano nel quartiere Torrione; David Dunsmiur classe 1913 , sergente di sua Maestà Britannica, conobbe la salernitana Anna Giordano classe 1922 figlia di Giovanni Giordano una persona intraprendente ,il quale durante la sua vita ,ha svolto varie attività, per un periodo determinato, ha prestato la sua attività lavorativa, come operaio nella conceria che, un tempo era ubicata nel rione Case Arse, nei pressi del torrente Rumaccio ( nelle adiacenze dell’ attuale Piazza Già Camillo Gloriosi) e della Signora Mattea Senatore. Anna aveva due fratelli e tre sorelle, viveva nel quartiere Torrione, in una casa che si trovava nei pressi di via Orofino, alle spalle dell’ attuale Farmacia Grimaldi. David prestava servizio presso ll campo base che era situato a Torrione, si occupava dell’approvigionamento delle truppe inglesi, ebbe modo di conoscere frequentare un giovane salernitano, cugino di Anna Enrico Pappalardo, (un’amicizia durata per tutta la vita). Enrico assieme ai fratelli era titolare di una azienda, che effettuava i lavori presso il Porto di Salerno, durante il lavoro ,conobbe alcuni militari inglesi, tra i quali David , con il quale nacque una sincera amicizia. Un giorno David, venne invitato a pranzo a casa di Enrico, in quell’occasione incontro’ Anna, subito, tra i due giovani scoppio un colpo di fulmine. I due ragazzi si fidanzarono nel 1944, ed il 23 Dicembre 1946 si sposarono nella chiesa di Santa Croce (la vecchia chiesa di Santa Croce era ubicata nell’ area dove oggi sorge la Palestra Palumbo, ed era più piccola). I due coniugi si trasferirono in Scozia dalla loro unione nacquero cinque figli (James, David, Gordon Stuart, Alain), e vissero una vita insieme . Anna morì il 25 Luglio 2005 David, morì il 16. Gennaio 2011, attualmente le ceneri di entrambi i coniugi, riposano assieme, al Cimitero di Salerno. Una bellissima storia d’amore, che è rimasta sconosciuta ai tanti salernitani. Negli anni scorsi veniva raccontata dalla Pagina fb Il Portale di Salerno ed è stata anche riportata dal libro M’ arricordo di Giuseppe Nappo e Giovanni Terranova. Una storia che ci fa capire ,ancora una volta che la luce è più intensa delle tenebre , ci fa riflettere sul significato della vita, e ci fa intendere che il vero amore, è più forte di qualsiasi distanza , qualsiasi differenza, qualsiasi lingua. Vi diamo appuntamento ,alla prossima settimana, con una nuova storia , che ci rimanda indietro negli anni.