Brigida Vicinanza
Lì dove c’era la Vitologatti l’amministrazione comunale di Salerno aveva permesso la costruzione di un “palazzone” da 15 piani, ma dopo un anno nessuna novità per chi aveva presentato il progetto e per chi aveva chiesto l’area dove l’industria Salernitana di acqua rappresentava il simbolo di una città senza più ad uso abitativo e meno industrializzata. E ieri mattina a chiedere l’accesso agli atti per capire che fine ha fatto la precisa richiesta, sono proprio i titolari del progetto. Troppo tempo passato, troppi rinvii e carte e documentazione andata “persa” tra i corridoi di Palazzo di Città e tra un consiglio comunale e l’altro dove della questione non si è mai discusso o meglio, non è mai stata affrontata. È pronto il ricorso al Tar probabilmente da parte di chi aveva presentato il progetto, la Filippi Srl, che ieri ha voluto raccogliere nuovamente al Comune di Salerno tutta la documentazione utile per capire del progetto cosa si farà in futuro. La questione doveva essere affrontata in Consiglio comunale già qualche mese fa, ma la Commissione urbanistica al terzo piano di Palazzo di Città voleva vederci chiaro, chiedendo più pareri e guardando le carte presentate e approfondendo il progetto. Ma non vogliono più attendere i progettisti e si sono palesati davanti alle porte dell’ente di via Roma, girando tra gli uffici per capirne di più. Da un ufficio all’altro, tra un piano e l’altro, tra carte prodotte dai consiglieri comunali e i dirigenti di Palazzo Guerra, adesso dovranno mettere insieme “i pezzi” e subito dopo incontrare il sindaco Enzo Napoli che chissà che non cosa porterà nuovamente la questione nella prossima assise comunale che dovrebbe tenersi nei primi giorni di agosto prima di salutarsi per le vacanze estive. Nel frattempo oggi è in programma la riunione di maggioranza probabilmente per scegliere la prima data utile e soprattutto decidere i punti all’ordine del giorno.