Paola Primicerio
Sarà la Signorina Njegus ne’ La vedova Allegra firmata da Riccardo Canessa e Francesco Rosa in scena domani e domenica al Teatro Verdi di Salerno: Marisa Laurito, che abbiamo raggiunto alla vigilia della première dell’opera ci racconta la sua esperienza nel mondo della lirica e i suoi progetti futuri che la vedranno protagonista con Enzo Gragnaniello e in televisione
Lei è una napoletana doc, portatrice di buon umore, ha fatto teatro con Eduardo, cinema, tv egregiamente . Oggi interpreta il ruolo di Njegus al femminile ne’ “ La vedova allegra” che andrà in scena domani sera al Teatro Verdi di Salerno. Come ha approcciato questo ruolo?
“E’ un ruolo molto interessante, che ha delle basi sia nella Commedia dell’arte che nell’Opera buffa, un ruolo molto divertente e devo al grande Gino Landi il fatto di averlo pensato al femminile e grazie a lui che l’ ho interpretato per la prima volta. E’ un personaggio un po’ arraffone e, sia al femminile che al maschile, non modifica la struttura dell’opera. Per me è un grande piacere far parte di un cast d’ opera, è un mondo molto affascinante questo, per me che sono una attrice e non una cantante. In teatro si respira la serietà dell’opera. Di recente ho partecipato anche ad uno spettacolo a La Fenice di Venezia, un teatro magnifico.
Come ha trovato il regista, il cast dei cantanti, i musicisti ed il diretttore d’ orchestra?
“ Ho trovato un cast eccezionale, molto professionale, simpatico, disponibile che mi ha accolto con simpatia ed affetto. E’ stato un rapporto molto interessante quello che si è creato tra di noi nei pochi giorni di prove, durante le quali il regista Riccardo Canessa ha dato il massimo. Lui è una persona di grande creatività, è molto preparato, ma anche molto pratico. E’ un regista che conosce bene il registro comico, per cui ci ha istruito al massimo. Poi, è una persona stupenda. Con Micaela, Hanna Glawari, si è creato un rapporto speciale, ci conoscevamo già dall’ epoca de La Vedova Allegra a Verona, in cui avevo già lavorato. Lei è bravissima, canta e recita da grande professionista. Il direttore d’orchestra è bravissimo, professionale, esigente, ma al contempo è una persona simpatica, mai supponente. E’ un direttore che va incontro ai cantanti. Personalmente ho un po’ paura di questa Vedova perché dovrò entrare in scena senza microfono, così è stato deciso”.
Lei è cittadina del mondo, ha girato decine di teatri e città. Come trova Salerno ed il Verdi?
“Amo molto Salerno, che trovo essere una città bellissima e che grazie ai diversi mandati di Vincenzo De Luca, nel ruolo di Sindaco, si è sviluppata molto anche in senso turistico grazie alle sue prerogative, la sua vicinanza alla Costiera Amalfitana e al Cilento. Il Verdi, poi, è un gioiello di teatro”.
Qual è il suo rapporto con il mondo di oggi?
“Il mondo di oggi è molto faticoso, ha smarrito il senso dell’amore. Io sono una donna d’amore e, quindi, per me è complicato viverci. In questo periodo di guerre, poi, ancor peggio, la violenza non mi fa stare bene. Quando entriamo a teatro entriamo in una bolla fantastica, sia noi protagonisti che il pubblico. Il mondo ha bisogno di una educazione sentimentale che ha smarrito. Dall’ Iran alla Palestina alla Ucraina assistiamo a qualcosa di orribile, dobbiamo fermare chi è responsabile di tanta violenza ed omicidi”.
Per chiudere la nostra conversazione ci parli del Teatro Trianon Viviani di cui è direttore artistico dal 2020
“ Il teatro Trianon è rinato completamente dopo anni di abbandono, con un progetto di musica napoletana classica ed attuale. E’ la casa della grande musica napoletana. Quest’anno tornerà il grande compositore Nicola Piovani in un progetto che si intitola “ Il mondo fa tappa a Napoli” e che vedrà coinvolti anche Noa, Toquinho, Vinicio Capossela tra i tanti artisti in scena. Poi abbiamo in cartellone anche quattro spettacoli dedicati a Viviani”.
Quali sono i suoi impegni futuri?
“Proseguirò il tour con Enzo Gragnianiello in uno spettacolo comico e a gennaio dovrei riprendere Mina Settembre di Maurizio de Giovanni”.