Un museo luminoso permanente per il centro storico di Salerno - Le Cronache
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Un museo luminoso permanente per il centro storico di Salerno

Un museo luminoso permanente per il centro storico di Salerno

di Erika Noschese

Realizzare un museo luminoso nel centro storico di Salerno, per restituirgli dignità e nuova vita. Un progetto ambizioso che porta, ancora una volta, la firma del collettivo Blam che ha dato vita a Lumina, l’inizio di un processo per la realizzazione del museo luminoso, per l’appunto, attraverso residenze d’artista in città. «L’ambizione è enorme, al momento è tutta una scommessa, accettata fin da subito da Inner Wheel Salerno Carf Fondazione Cassa Rurale Battipaglia e Banca Campania centro, con il supporto del Comune di Salerno», ha dichiarato Ludovica La Rocca, rappresentante del collettivo Blam. La prima installazione temporanea luminosa prenderà vita in Largo Plebiscito, nell’area antistante l’ex chiesa dei Morticelli, trasformata in un laboratorio urbano creativo dal mese di dicembre 2018. «L’idea sostanziale è che la luce possa essere la fase finale, l’output terminale di un processo che parte dall’inizio, dura tutto l’anno e prevede l’integrazione tra l’artista, la comunità e i luoghi fragili del patrimonio culturale – ha aggiunto La Rocca – L’idea è che il cittadino possa inserirsi all’interno del progetto dall’inizio, dalla mappatura dei luoghi fragili in cui è necessario accendere una luce, dare un nome alle cose». Di fatti, saranno i cittadini a scegliere il luogo in cui agire, collaborare con l’artista e alla produzione dell’intervento stesso. Nella giornata di ieri è partito il bando di partecipazione – che durerà fino a febbraio 2020 – rivolto a tutti coloro che saranno in grado di progettare e realizzare l’intervento che verrà realizzato a Salerno, nei 10 giorni di residenze d’artista. Il bando è infatti aperto ad artisti, architetti, lighting designer, tecnici del settore, sia a livello nazionale che internazionale, con una giuria di composta da esperti del settore. : «A me piace sottolineare come questa sia un’iniziativa nell’ambito di un progetto più articolato e complesso, partito sulla scorta di una convenzione che il Comune ha sottoscritto con il dipartimento di architettura di Napoli con due giovani architette che sono partite dalla rivitalizzazione di questo spazio, la chiesa del Morticelli e sono state fatte una serie di iniziativa tra cui il concorso di idee finalizzato ad individuare l’opportunità di realizzare, attraverso il contributo artistico, un’opera luminosa che dialoghi con un luogo del centro storico che attraverso la sua installazione può essere riqualificato, recuperato e diventi documento di identità», ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica e la Mobilità Mimmo De Maio. Obiettivo del progetto Lumina è realizzare nel tempo una mappa di interventi capaci di illuminare luoghi del centro storico di Salerno con la prospettiva di attivare un percorso partecipato durante l’anno che possa consentire a questi luoghi di essere parte dell’immaginario urbano collettivo. Il vincitore del concorso di idee, attraverso l’utilizzo di pratiche partecipative laboratoriali, durante un periodo di residenza sarà invitato in città ad indagare il quartiere ed esplorare Largo Plebiscito. Obiettivo di Lumina non è solo produrre il simbolo di un’opera collettiva, in grado di rappresentare la nuova identità di Bene comune dello spazio ma anche attivare un dialogo con il contesto, essere il risultato di un processo che – in linea con i principi di Ssmoll, renda partecipi i cittadini di Salerno nella co-produzione dell’opera ed essere riconoscibile e unico. «Speriamo sia il primo intervento di un museo luminoso diffuso che possa spargere, partendo dal centro storico di Salerno, nei luoghi scelti dai cittadini e dare vita ad una tradizione», ha poi dichiarato la rappresentante di Blam, il collettivo formato da professionisti che hanno come obiettivo la riattivazione di luoghi fragili del patrimonio culturale, con l’attivazione di percorsi di rigenerazione urbana e sociale.