Ad “Uno mattina” di ieri, Il Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino ottiene la seconda vittoria consacrandosi come una eccellenza nazionale tra gli Istituti di Alta Formazione Musicale. Con il 63% delle preferenze, il quartetto di ottoni, originario di Castel San Giorgio, composto dai tromboni di Gennaro Cibelli, Mauro Verrillo e Pippo Petrillo e dal basso di Giuliano Cerberano, allievi del “Cimarosa” preparati dal Maestro Giovanni Aiezza, è riuscito, nell’ambito della competizione “Conservatori a Confronto”, una rubrica di musica colta del programma televisivo “Uno Mattina – in Famiglia” a sbaragliare il trio tutto al femminile, composto dalle flautiste Anna Govetto e Fosca Briante e dalla pianista Alessandra Fornasa, del Conservatorio “Jacopo Tomadini”di Udine. Grazie alla precedente vittoria dello scorso gennaio del duo clarinetto e pianoforte costituito rispettivamente da Aldo Botta e Luigi Gagliardi, con il 72% di preferenze da parte del pubblico votante, il Conservatorio irpino ha potuto nuovamente partecipare alla competizione televisiva dimostrando di essere una vera e propria fucina di talenti. Il quartetto, i cui componenti si sono presentati con eccentriche cravatte colorate, ha presentato un programma ben curato e divertente, un brano originale del compositore George W. Loutzenhiser, da opporre alla trascrizione della celeberrima Marcia Turca in cui il “turco” viene reso attraverso l’imitazione pianistica, con le acciaccature e gli accordi rapidamente arpeggiati, della musica suonata dalle bande dei giannizzeri, ritorna appunto ricche agli strumentini sostenuti dal pedale che all’epoca di Mozart tale effetto veniva definito anche con il pedale delle turcherie del fortepiano, che forniva effetti simili alle percussioni. L’emozione e la gioia suscitata dai giovani componenti del quartetto è stata tale da strappare una percentuale di consensi da parte dei telespettatori pari quasi ai due terzi dei votanti. Abbiamo raggiunto telefonicamente anche il Maestro Giovanni Aiezza, del quale abbiamo riconosciuto l’estrema cura del suono anche negli allievi, oltre che l’eccezionale attenzione per la pagina scritta. “Mi dispiace per la formazione friulana che meritava parimenti la vittoria – ha affermato il Maestro Aiezza polistrumentista che spazia dai suoi strumenti principi quali la tromba e il trombone e passa magistralmente all’euphonio, al corno e al sax baritono, oltre ad avere la bacchetta magica anche per la produzione del vino -, il quartetto è giovanissimo e solo il I trombone è iscritto al II livello, gli altri non sono ancora diplomati e la tuba appartiene ancora ai corsi pre-accademici ma possiede una grande musicalità ed è anche un ottimo pianista, infatti sta preparando gli studi dell’VIII anno. Sogno una finale tra il conservatorio di Salerno, dove ho insegnato e quello di Avellino, per far sì che il rilancio del nostro Sud possa partire proprio dalla cultura, dalla scuola, dall’arte”. Con questa ulteriore vittoria, il Conservatorio di Avellino potrà partecipare nuovamente al programma di Rai Uno e chissà, in casi del genere, fatti i dovuti scongiuri, si usa dire non c’è due senza tre; e allora: ad maiora.
Marina Pellegrino