Un altro scivolone di Roberto Apicella - Le Cronache
Agropoli Provincia

Un altro scivolone di Roberto Apicella

Un altro scivolone di Roberto Apicella

Tra i tanti amministratori di tutta Italia presenti alla cerimonia di consegna delle Bandiere Blu mancava il sindaco di Agropoli Roberto Antonio Mutalipassi. A sostituirlo c’era l’assessore al turismo Roberto Apicella che rappresentava, ovviamente, la città.

Nelle immancabili foto che ormai i politici, anche quelli locali, pubblicano sui social, appare un Apicella in forma smagliante in posa, soddisfatto per il riconoscimento ottenuto. Fin qui, nulla di male, ma l’assessore, che ha un lungo curriculum di eccellente organizzatore di feste di compleanno per i 18 anni, indossa la fascia tricolore, simbolo dei comuni italiani ma secondo la legge non potrebbe farlo. Lo dice chiaramente il Dipartimento degli Affari Interni e Territoriali del Ministero degli Interni nel 2020: “L’assessore non vicesindaco e gli altri soggetti dell’amministrazione comunale o di organismi od enti a cui partecipino gli enti locali con proprie rappresentanti non possono indossare la fascia tricolore in luogo del sindaco per presenziare ad eventi in altri comuni, anche se delegati dallo stesso sindaco”.

Apicella non rientra nella categoria dei vice sindaci, e ciò gli avrebbe impedito di indossare il tricolore. Gli avrebbe, appunto, ma la fascia è stata indossata ugualmente, come un orpello qualunque. L’errore in questo caso non è soltanto del prode assessore, inviato in terra romana, ma anche del primo cittadino Mutalipassi che ha consegnato il simbolo della Repubblica Italiana nelle mani di Apicella senza accertarsi di cosa il suo rappresentante avrebbe fatto con essa. A questo punto, si attendono chiarimenti in merito per il dileggio che è stato fatto di un così importante simbolo della Repubblica Italiana. Apicella pare no, avere molta fortuna coi simboli dello Stato: il 25 aprile, infatti, tagliò dalla foto ufficiale il consigliere di minoranza Raffaele Pesce.