di Monica De Santis
In attesa della pubblicazione in questa settimana della prima guida turistica della città di Salerno ad opera de “L’Espresso”, e che come annunciato dall’Assessore alle attività produttive e al turismo, Alessandro Ferrara, sarà in vendita in tutte le edicole non solo della città, ma anche d’Italia, lo stesso assessore si sta preparando alla presentazione di un nuovo ed interessantissimo progetto… “In accordo con il sindaco di Pietralcina e con gli assessore di Assisi e Pompei, stiamo lavorando ad un progetto che ruota tutto intorno al turismo religioso, con la creazione di un’asse che leghi quatto città, Salerno, Assisi, Pompei e Pietralcina”. Il turismo religioso è una forma di turismo che ha come principale obiettivo la fede e di conseguenza la visita ai luoghi religiosi (come santuari, chiese, conventi, abbazie, eremi e luoghi sacri), per costatarne non solo il Genius loci, ma anche apprezzarne la loro bellezza artistica e culturale. Ed ecco che nel progetto al quale Ferrara sta lavorando insieme ai due assessori di Assisi e Pompei ed al sindaco di Pietralcina, sicuramente saranno inserite i luoghi sacri d’interesse dei fedeli che praticano appunto il turismo religioso. Luoghi che sono diventanti nel tempo il simbolo di queste quattro città. E dunque ci saranno per la città di Salerno, la cattedrale primaziale metropolitana di Santa Maria degli Angeli, San Matteo e San Gregorio VII, principale luogo di culto cattolico della città, chiesa madre dell’arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno. Ha la dignità di basilica minore. La cattedrale venne costruita in stile romanico nel’XI secolo ed in seguito più volte modificata, con diverse aggiunte barocche. Il campanile, di grande valore storico ed artistico, è un’importante testimonianza della fusione bizantino-normanna del periodo. Su di esso trovano posto otto campane. Luogo principale di attrazione per la città di Assisi sarà sicuramente la Basilica di San Francesco che dal 1230 conserva e custodisce le spoglie mortali del santo serafico. Voluta da Papa Gregorio IX quale specialis ecclesia, venne insignita dallo stesso Pontefice del titolo di Caput et Mater dell’Ordine minoritico e contestualmente affidata in perpetuo agli stessi frati. Presso la Chiesa sepolcrale della Basilica dove fu eretto l’altare sulla tomba del Santo, il 19 novembre 1585, il papa francescano Sisto V, con la bolla Supernae dispositionis istituiva l’Arciconfraternita dei Cordigeri. Nel 1754 Benedetto XIV l’ha elevata alla dignità di Basilica patriarcale (dal 2006 “Basilica papale”) e Cappella papale. Nell’anno 2000, insieme ad altri siti francescani del circondario, la basilica è stata inserita nella Lista del patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Mentre per Pompei il luogo d’attrattiva turistica che sarà sicuramente inserito nel progetto sarà il Santuario della Beata Vergine di Pompei, uno dei santuari mariani più importanti e visitati d’Italia. È cattedrale della prelatura territoriale ed è sede della delegazione pontificia. ll santuario ha la dignità di basilica pontificia. Numerosi personaggi e santi vi hanno fatto visita tra cui san Ludovico da Casoria, san Luigi Guanella, san Giuseppe Moscati, san Giuseppe Marello, san Luigi Orione, san Leonardo Murialdo, san Padre Pio da Pietrelcina, santa Francesca Saverio Cabrini e san Massimiliano Maria Kolbe. Tra i papi che hanno visitato il santuario vi sono san Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e in ultimo l’amatissimo Papa Francesco. Mentre per quanto concerne Pietralcina all’interno del progetto dovrebbe essere inserito il Santuario di San Pio da Pietrelcina, n luogo di culto religioso cattolico di San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia, nel territorio dell’arcidiocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, dedicato al Padre Pio da Pietrelcina. Fu commissionata dall’ordine dei frati minori cappuccini della provincia di Foggia, venne progettata dall’architetto italiano Renzo Piano e costruita dall’impresa Pasquale Ciuffreda di Foggia. L’opera è stata quasi completamente finanziata dalle offerte dei pellegrini. L’interno misura 6000 m² ed è in grado di contenere 7000 persone, risultando una delle chiese con la maggior superficie in Italia. Per l’innalzamento della struttura, si è resa necessaria la fondazione di un consorzio che riuniva al suo interno le aziende impegnate nella costruzione: il consorzio “Fabbrica della chiesa”. Ovviamente come sarà strutturato il progetto e che cosa prevede nel suo specifico è ancora presto per dirlo, perchè come ha anticipato l’assessore Alessandro Ferrara, il progetto è solo in fase embrionale, ci vorrà ancora qualche tempo prima di essere messo in atto in maniera ufficiale.