Turchi: «Perché i vigili alle scuole Barra e non alla San Tommaso e alla Bonocore?» - Le Cronache
Cronaca

Turchi: «Perché i vigili alle scuole Barra e non alla San Tommaso e alla Bonocore?»

«La scuola è il nostro mondo, il resto poco importa. Dispiace vedere vigili davanti alle Barra e non davanti al San Tommaso e alla Buonocore». Queste le parole di Alessandro Turchi, dirigente scolastico dell’Istituto San Tommaso d’Aquino. Un quartiere che sembra sempre più abbandonato a sé, mentre la città continua ad avanzare, questa la situazione della zona denunciata dal comitato Nuova Matierno. Il dirigente scolastico però non ci sta e prende le distanze dalle polemiche: «La scuola, il centro del mio interesse, è migliorata, basti pensare che abbiamo trasferito nella struttura di Fratte anche l’elementare e i laboratori». Un situazione di zona che sembra essere migliorata anche riguardo alle strade intorno alla scuola: «In questi anni ho anche visto un miglioramento della situazione delle strade intorno alla scuola, naturalmente non possiamo non considerare il problema di fondi, che costringe il comune a stringere la cinghia su alcune voci in bilancio». L’ottimismo del dirigente non cambia nemmeno riguardo l’altra scuola da lui diretta, l’elementare nel quartiere La Mennola: «Anche in via Calenda la situazione non è diversa che da Fratte, il nostro pensiero principale è la scuola e la Bonocore non ha nessun problema a livello strutturale o di sicurezza. La situazione del quartiere esula dalla nostra competenza, il nostro primo e unico pensiero è l’educazione dei ragazzi e siamo sicuri di fare il nostro dovere al cento per cento». In ultimo però Turchi lancia una stoccata: «Non capisco perché, quando accompagno mia figlia alla scuola elementare Barra, davanti alla villa comunale ci sono sempre due vigili urbani e due poliziotti di quartiere sia al mattino, che quando vado a riprenderla. Sarebbe meglio che questo tipo di attenzioni fossero attuate per tutte le scuole, poiché i bambini sono sempre bambini sia Lungomare che a Matierno che a Calenda».

 

28 marzo 2013