di Pina Ferro
Sequestrate armi e 20 chilogrammi di marijuana: nei guai nove persone. I militari della guardia di finanza di Salerno ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Salerno, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 9 indagati. In carcere sono finiti: Giuseppe Vergati, 29 anni di Nocera Inferio e Mario Rossi, 30 anni di Pagani, entrambi accusati di spaccio. Arresti domiciliari per: Giuseppe D’Auria, 28 anni, di Pagani, Luciano Tiano Solferino, 29 anni, di Nocera Inferore (entrambi accusati di essere custode e respondabile delle armi e della droga); Salvatire Molinari, 42 anni, di Nocera Inferiore (intemediario); Carmine Graziano 46 anni di Pagani (soggetto di copertura); Nadia Adiletta, 35 anni, di Sarno (soggetto di copertura); Luca Ferraioli 28 anni di Pagani (gestore delle armi e della droga) e Pasquale Avventurato, 27 anni, di Nocera Inferiore ritenuto vicino al clan Fezza (collaboratore e gestore delle armi e della droga). Le indagini, da parte delle Fiamme gialle e coordinate dalla Procura di Salerno, sono state avviate in seguito ad una perquisizione effettuata, il 30 maggio 2019, in un garage di un parco residenziale del Comune di Pagani. Nel corso delle operazioni sono stati sequestrati 1 fucile mitragliatore kalashnikov dotato di silenziatore, 1 fucile a pompa, 5 pistole, 4 bombe a mano, oltre 500 cartucce di vario calibro, circa 20 kg di marijuana e svariati bilancini di precisione. Per circa un anno gli investigatori delle Fiamme gialle hanno esaminato tabulati telefonici e captato conversazioni tra i principali sospettati. Sono stati inoltre acquisiti i filmati delle telecamere di sorveglianza nei pressi del garage dove sono state occultate le armi e la droga ed eseguiti complessi rilievi dattiloscopici, antropometrici e biologici su tutto il materiale sequestrato. L’ascolto delle intercettazioni telefoniche ed ambientali ha permesso di individuare tutti i componenti del sodalizio criminale e ricostruire i loro ruoli all’interno dell’organizzazione. Nell’organizzazione primeggiano, in particolare, le figure di Giuseppe D’Auria, detto “l’ingegnere – il lungo” e Luciano Solferino Tiano, detto “il medico legale”, di ricercare luoghi di stoccaggio “sicuri”, per la custodia di droga e armi, come pure di reclutare persone di fiducia per tutte le esigenze logistiche del sodalizio. Dai riscontri effettuati è emersa poi la figura di Salvatore Molinari, intermediario dell’organizzazione, che ha in effetti individuato i soggetti di copertura Carmine Graziano e Nadia Adiletta, incaricati rispettivamente della stipula del contratto di locazione del garage e della custodia delle chiavi. La donna, in particolare, in cambio riceveva periodicamente delle somme di denaro (circa 1.000 euro al mese). Inoltre, i rilievi dattiloscopici, antropometrici e biologici sui materiali sequestrati hanno consentito di raccogliere ulteriori elementi probatori. Nello specifico, sono state isolate le impronte riconducibili a due ulteriori soggetti (Luca Ferraioli e Pasquale Avventurato), entrambi con precedenti specifici, collaboratori al servizio dell’organizzazione criminale e incaricati della materiale gestione delle armi e della droga sequestrate. Per tutti i componenti dell’organizzazione, il Gip ha disposto la misura degli arresti domiciliari. Infine, nel corso delle indagini è stata anche accertata l’incessante attività di spaccio di sostanze stupefacenti nell’Agro nocerino-sarnese da parte di due giovani della zona, già noti alle forze dell’ordine Mario Rossi e Giuseppe Vergati, pur al di fuori delle attivita’ dell’organizzazione criminale. Dalle intercettazioni telefoniche e riscontri effettuati, e’ emerso infatti che Mario Rossi, convivente di Adiletta, confezionava nell’abitazione della compagna le dosi di cocaina che provvedeva a spacciare, insieme a Vergati, tra Pagani e Nocera Inferiore. Per i due spacciatori e’ stata disposta la custodia cautelare in carcere. Rossi si è reso anche responsabile del reato di evasione, in quanto era agli arresti domiciliari per precedenti reati.