Tragedia di Agropoli, il padre di lei: "Le avevo detto di lasciarlo" - Le Cronache
Cronaca Provincia Agropoli

Tragedia di Agropoli, il padre di lei: “Le avevo detto di lasciarlo”

Tragedia di Agropoli, il padre di lei: “Le avevo detto di lasciarlo”

È scossa, molto, la comunità agropolese dopo la morte dei due coniugi Vincenzo Carnicelli e Annamaria Rizzo. Mentre le indagini sono state avviate e i corpi sequestrati dalle autorità giudiziarie per il relativo esame autoptico, c’è sgomento nel quartiere agropolese dove è avvenuto il dramma. Via Donizetti, parallela alla centralissima via Pio X, ieri mattina si è svegliata con una delle notizie più tragiche che si potessero avere. A straziare sono le urla del padre di Annalisa Rizzo, la 43enne impiegata di banca e mamma di una bambina di 13 anni, che invece contro il genero, probabile assassino della figlia. Oltre a parole irripetibili, l’uomo sostiene di aver più volte detto alla figlia di lasciare il marito. Non è dato sapere se perché fosse a conoscenza di fatti di violenza o se avesse intuito che le cose non stessero già andando come si deve.

«Li conoscevo da tempo – dice un’anziana vicina – come tante coppie a volte litigavano ma chi è che non litiga? Però mai avrei creduto che si potesse arrivare a tanto. A volte scambiavo delle parole con loro, quei discorsi che si fanno tra vicini, battute sulle condizioni metereologiche o sulla spesa. Quando stamattina ho visto l’ambulanza credevo fosse per qualcuno che si stesse sentendo male, mai potevo pensare a questa tragedia».

Del medesimo pensiero è un’altra donna: «Poteva essere mia figlia (pensa alla donna, ndr). Ora non riesco a pensare ad altro se non alla madre e al padre di questa povera donna e a quella piccola bambina. Una famiglia distrutta nel giro di una mattinata. Per me è un incubo – aggiunge – sono cose che sembrano lontane quando le si deve in televisione ma poi così divengono assolutamente e fin troppo reali».

Nel merito, è intervenuta anche la senatrice del Movimento 5 Stelle Anna Bilotti, componente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio: «L’ennesimo caso a cui siamo costretti ad assistere rappresenta un monito che ci fa capire la gravità del problema della violenza nei confronti delle donne nel nostro Paese – le sue parole – un dovere imperativo per lo Stato, per le istituzioni e per l’intera società civile lavorare insieme per creare un ambiente in cui ogni donna si senta sicura, sia in casa che fuori. Rinnovo il mio impegno, a lavorare incessantemente per migliorare le leggi e le misure di protezione per le donne. È fondamentale garantire che i servizi di supporto siano accessibili ed efficaci, e che ci sia una maggiore sensibilizzazione pubblica su questi temi fondamentali».