di Giuseppe Ianni
Magnifica serata di affermazioni editoriali alla XIV Rassegna “Settembre Culturale al Castello”. La consolidata manifestazione Libraria di Agropoli, ha presentato il volume della botanica e fitoterapista Dionisia De Santis “Piante Spontanee nella tradizione erboristica mediterranea” edito dal Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Ad introdurre la serata Francesco Crispino, delegato alla cultura del Comune di Agropoli, che ha presentato l’autrice come una delle più attente studiose della flora del Parco Nazionale del Cilento. Il volume è un pregevole manuale di facile consultazione nel quale sono state presentate, attraverso delle schede tecniche, settanta Erbe Spontanee, tra le più diffuse, facili da riconoscere e utilizzate nella Tradizione Erboristica Mediterranea; come imparare a distinguerle, a raccoglierle nel loro periodo balsamico e a conservarle nella maniera corretta. Nelle schede, di ogni pianta, vi sono descritti gli usi antichi e moderni, i rimedi fitoterapici, oltre a consigli con indicazioni alimentari e dietetiche; inoltre, le piante sono presentate attraverso una attenta descrizione botanica e numerose immagini fotografiche, utili per il riconoscimento sul campo. Il volume raccoglie circa trecento ricette di tisane, infusi, decotti, impacchi e tante altre preparazioni utili per la salute e per la bellezza. Gli usi delle piante medicinali e le ricette descritte fanno parte integrante dello stile di vita delle comunità del Mediterraneo da tempi immemorabili. Uno stile di vita sostenibile basato su tradizioni e valori sociali divenuti esempi di eccellenza in tutto il mondo e riconosciuto dall’UNESCO Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Lo scopo del libro è anche quello di contribuire a preservare questo patrimonio di conoscenze che caratterizza fortemente l’identità del territorio del Parco. Si evidenzia nel volume come il territorio cilentano è un grande laboratorio naturale della biodiversità, dove più fattori si uniscono come la morfologia e l’orografia del territorio i rilevanti dislivelli altimetrici, i diversi substrati geologici, che si alternano tra natura calcarea, argillosa e arenacea, oltre la millenaria presenza di attività umane, quali l’agricoltura e la pastorizia che molto hanno contribuito a plasmare i paesaggi antropizzati e gli ecosistemi del territorio. L’esperta botanica Dionisia De Santis, precisa – “Le piante spontanee officinali rappresentano uno straordinario patrimonio, sia dal punto di vista naturalistico che culturale, un tramite importante tra natura e cultura umana. Attraverso l’uso delle erbe, infatti, riconosciamo la grande forza creativa della natura, ma anche la saggezza dell’uomo che ha imparato ad utilizzarle da tempi remoti. Una tradizione millenaria nella quale troviamo anche le basi della Dieta Mediterranea dichiarata dall’UNESCO Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità”. Dunque, un’opera pregevole nella sua elegante veste grafica, per il suo carattere scientifico e per la facile consultazione, oltre che per le applicazioni concrete su ogni specie di piante.