TORRE DEL GRECO/NOCERA INFERIORE. Dai primi risultati dell’esame autoptico non emergerebbero responsabilità dei medici dell’ “Umberto I” di Nocera Inferiore indagati per la morte del torrese Antonio Maglio. Il medico legale Giovanni Zotti, incaricato dal pm Ernesto Caggiano di eseguire l’esame autoptico sul cadavere dell’ultrasettantenne di Torre del Greco. Per chiarire definitivamente le cause del decesso occorreranno gli esami istologici.
Maglio, a causa di un fortissimo colpo di frusta, era stato portato il due luglio scorso all’ospedale nocerino dove sarebbe stato immediatamente operato dai medici del reparto di neurochirurgia (sei di questi sono sotto indagine in queste ore per omicidio colposo). L’intervento chirurgico, il due luglio scorso, pare sia andata bene anche nella parte dell’asportazione di pezzi di osso alle vertebre e l’impianto di alcune staffette di contenimento. Il periodo post operatorio è trascorso serenamente, tanto che i medici aveva già programmato le dimissioni del paziente per il successivo trasferimento in una clinica specializzata in Emilia-Romagna per la riabilitazione.
Successivamente, i valori dell’emocromo si sono ammassati e i medici hanno riscontrato una grossa ulcera (forse da stress o da farmaci) che dava questo sanguinamento nel duodeno e lo hanno operato. L’intervento per chiudere l’ulcera sarebbe andato bene e gli sono state somministrate delle trasfusioni. Il paziente è poi deceduto il 16 luglio scorso. Dall’esame istologico potrebbe appurarsi la causa precisa del decesso, probabilmente legata ad un infarto causato dell’emocromo abbassatosi di molto, con una conseguenziale riduzione, che potrebbe a sua volta essere ricondotta a una complicanza di un colpo di frusta. Se dovesse essere validata questa ipotesi, non ci potrebbe essere alcuna responsabilità dei sanitari nel decesso.