Tiziana D’Angelo: Parco archeologico di Paestum, nuove scoperte: accessibilità parola d’ordine - Le Cronache
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Tiziana D’Angelo: Parco archeologico di Paestum, nuove scoperte: accessibilità parola d’ordine

Tiziana D’Angelo: Parco archeologico di Paestum, nuove scoperte: accessibilità parola d’ordine

di Erika Noschese
Il parco Archeologico di Paestum continua a regalare importanti scoperte. Proprio in questi mesi, infatti, sotto la guida della direttrice Tiziana D’Angelo, si lavora per far emergere novità che saranno poi presentate al pubblico e valorizzate. A fare il punto sui lavori in corso la direttrice del Parco Archeologico di Paestum e Velia Tiziana D’Angelo, ospite nei giorni scorsi della rassegna targata Scabec Canta con Kant. «Una storia tutta da scoprire e da raccontare, i nostri cantieri di scavo proseguono», ha detto la direttrice D’Angelo in merito ai lavori di scavo. «Al momento ne abbiamo uno importante in corso a Paestum relativo ad un nuovo Tempio Greco dell’inizio del V secolo Avanti Cisto; stiamo scavando da un anno e continuano ad emergere novità straordinarie – ha aggiunto – A Velia abbiamo avviato in questi giorni un cantiere sull’Acropoli per far emergere un edificio sacro e questa volta quello che sembra essere il primo tempio costruito dagli abitanti di Elea proprio all’indomani della Fondazione Magno Greca». Per entrambi i siti archeologico la parola d’ordine è accessibilità, soprattutto per quanto riguarda Velia e ci sono già delle ipotesi progettuali in stato avazato grazie ai fondi del Pnrr. «Non c’è un progetto ma ce ne sono tanti di progetti relativi all’accessibilità, parola chiave per noi; accessibilità non significa solo a livello fisico con l’eliminazione di barriere architettoniche ma anche di barriere cognitive e sensoriali – ha aggiunto il direttore D’Angelo – Su Velia abbiamo in corso un progetto con finanziamenti del Pnrr volto a questa tematica e si lega ad altri progetti come quello relativo alla riqualificazione di una ex galleria ferroviaria che prevederà al suo interno anche un ascensore che collegherà l’accesso del sito di Velia fino all’Acropoli; ci sono altri percorsi che prevedono il rifacimento di percorsi di visita sull’Acropoli e molto altro». Intanto, proprio nei giorni scorsi a Battipaglia, nelle immediate vicinanze del centro urbano, è avvenuta una scoperta di eccezionale valore archeologico: una porzione di una necropoli di età romana di notevole rilevanza. Lo spazio funerario ospitava, all’interno di un recinto o di un monumento funerario, un sarcofago in marmo greco con coperchio, probabilmente databile al III sec. d.C. Il sarcofago reca, su uno dei lati lunghi, una decorazione con scanalature ondulate verticali, disposte simmetricamente ai lati di un tondo centrale con sottostante campo rettangolare. Generalmente il tondo e il campo sottostante erano rispettivamente occupati dal ritratto del defunto e da un’iscrizione dedicatoria, che qui mancano, mentre sono presenti evidenti segni di scalpellatura, forse a indicare che il sarcofago era rimasto incompiuto o era stato riutilizzato. Le sepolture, così come l’intero contesto, sono stati purtroppo sconvolti e danneggiati dalla messa in opera indiscriminata di precedenti sottoservizi, per cui si è potuto procedere solo ad un’indagine parziale di alcune tombe. Inoltre la necropoli, sicuramente molto più vasta, si estendeva anche al di sotto dell’attuale SS18 e nella piazzola della vicina stazione di servizio, dove non è stato possibile estendere le indagini. E in merito ha questa importante scoperta la direttrice del Parco Archeologico ribadisce la collaborazione costante con gli enti: «la collaborazione c’è sempre sul nostro territorio, noi lavoriamo a stretto contatto con le Soprintendenze e la direzione regionale Musei della Campania, con i musei sul territorio, archeologi attraverso una rete molto coesa. Questa nuove scoperte sono ulteriori occasioni di costruire nuove collaborazioni e nuovi progetti futuri».