di Andrea Pellegrino
Si presenta come il «delfino di De Mita» e prossimo candidato al Senato. Lui è il mediatore tra Perrella e Iacolare. Prende la valigetta con la tangente e va via. Mario Oliviero è il personaggio chiave del terzo video di fanpage. E’ lui, insieme al presidente della Sma Biagio Iacolare (dimessosi in serata), che si rivolge all’ex boss per smaltire fanghi. La Sma decide tutto e può tutto. Anche senza gara d’appalto. Basta invitare la ditta interessata, stabilire il prezzo ed il contorno, e l’affare e fatto. Naturalmente, Iacolare precisa: «Sono espressione del governo regionale, devo avvisare anche il vicepresidente Bonavitacola che è anche assessore al ramo (all’ambiente)». Iacolare, infatti, così come Di Domenico, amministratore delegato dimissionario della Sma, è nominato da Vincenzo De Luca. Iacolare rappresenta l’Udc di Ciriaco De Mita e soprattutto quel patto sancito in una notte a Marano tra l’attuale governatore ed il leader di Nusco. Ma all’interno della Sma ci sarebbero due cordate: la prima in capo a Iacolare (che gioca in coppia con Oliviero, già consigliere comunale di Ercolano e già al centro di alcuni scandali) e la seconda formata dalla coppia Passariello-Di Domenico. Il presidente, infatti, si accerta: «Ma avete parlato già con qualcuno?», riferendosi a Di Domenico. La rassicurazione arriva da Perrella: «No, assolutamente». Poi Oliviero spiegherà: «Decide tutto Iacolare, Passariello sta sotto». Passariello è anche lui iscritto sul registro degli indagati. E’ attuale consigliere regionale di Fratelli d’Italia e concorre per un posto al Parlamento. Anche stavolta, con disinvoltura, è la Regione Campania – attraverso la Sma – a rivolgersi all’ex boss. La trattativa vuole 50mila euro di tangente: 25mila euro all’atto dell’invito, 25mila euro ad appalto aggiudicato. Poi dopo si stabiliranno le altre quote. Si stima che ci saranno «6/8 proroghe, quindi 18/24mesi». «Una bella situazione». Il 9 febbraio è il giorno della consegna. Naturalmente Oliviero non sa che nella valigetta c’è solo «monnezza». E se il collaboratore di Passariello, immortalato nel primo video, segna le percentuali da distribuire alla «politica e ai dirigenti», l’ultimo reportage non lascia spazio all’immaginazione. Al di là della finzione di Perrella, l’appalto era stato affidato (senza gara), previa tangente. Il prossimo appuntamento del boss è a Venezia. In serata arrivano le dimissioni di Iacolare da presidente della Sma. E’ il terzo esponente che salta dopo l’inchiesta napoletana. Le dimissioni di Iacolare, seguono quelle di Lorenzo Di Domenico e di Roberto De Luca. «Per evitare qualsiasi strumentalizzazione in ordine ad una vicenda dai contorni oscuri ed inquietanti, sia per la genesi che per le finalità, tutte da accertare – scrive l’avvocato Palumbo – Iacolare rassegnerà le sue dimissioni dall’incarico di presidente della Sma». Intanto la Guardia di Finanza bussa alle porte del Consiglio regionale. Ed in particolare della commissione d’inchiesta sulle società partecipata presieduta dal consigliere regionale Luciano Passariello, indagato nell’ambito della maxi inchiesta napoletana che da giorni sconvolge la Regione Campania e la politica nazionale. I finanzieri, nella giornata di ieri, hanno sequestrato tutti gli atti prodotti dalla commissione. Si tratta dei verbali dell’organismo consiliare, compreso quello del 26 gennaio, che differisce il termine di cessazione della commissione d’inchiesta.