di Erika Noschese
Il terremoto politico e giudiziario che ha colpito l’amministrazione comunale di Salerno, a soli sette giorni dal voto, ha messo non poco in difficoltà il sindaco Vincenzo Napoli. Difficoltà che non sono solo legate alle indagini che lo vedono coinvolto ma anche alla formazione della giunta. A poche ore dalla riconferma, il primo cittadino aveva annunciato una giunta in tempi record ma presto sono arrivate le prime difficoltà: i consiglieri più votati non dovevano essere parte della giunta (come Rocco Galdi e Antonio Fiore) mentre quelli meno votati sì, anche per dare una continuità all’amministrazione precedente, targata sempre Napoli. I nodi stavano per sciogliersi o almeno si iniziava ad avere un quadro più chiaro della situazione anche se, prima in occasione della proclamazione e poi alla stazione Marittima per ringraziare elettori e candidati, il primo cittadino si era rifiutato di rilasciare dichiarazioni. Lunedì il colpo di grazie: gli arresti di Nino Savastano, attuale consigliere regionale e presidente delle Politiche Sociali a Palazzo Santa Lucia e di Luca Caselli, dirigente comunale, oltre allo stesso Napoli indagato, hanno messo in difficoltà tutta la maggioranza, non ancora proclamata a causa del riconteggio delle schede. La situazione resta ora la giunta tecnica. Dunque, fuori tutti, da Della Greca a Di Maio per nominare assessori di altro profilo. Già nella giornata di ieri, infatti, ci sarebbe stata una prima interlocuzione con alcuni docenti universitari ma tutti e tre avrebbero detto di no. Al momento, sfuggono i nomi, rimasti nel totale riservo, ma un elemento sembra chiaro, oltre che scontato: il primo cittadino sta pensando a Roberto De Luca. A lui potrebbe andare la guida dell’assessorato al Bilancio dopo le dimissioni, forzate, post inchiesta di Fanpage, a pochi giorni dall’inizio della campagna elettorale del fratello Piero, in corsa per le Politiche. Al momento è un’ipotesi ma non si esclude già una prima interlocuzione e, vista la difficoltà dell’amministrazione comunale, non si esclude che De Luca junior possa accettare. L’obiettivo del sindaco Napoli è quello di offrire alla città di Salerno una giunta di alto profilo, anche per provare a smacchiarsi dall’indagine nata dall’affidamento dei servizi alle cooperative sociali che ha portato in carcere il loro massimo rappresentante, Vittorio Zoccola. Dalle intercettazioni emerge infatti il ruolo centrale di Zoccola, a stretto contatto con personaggi della politica locale come Nino Savastano, Luca Caselli e Franco Picarone ma anche con lo stesso primo cittadino e con Felice Marotta, anch’esso indagato, e braccio destro di Napoli. Dalle intercettazioni è infatti emerso un filo diretto tra il sindaco e Zoccola: quest’ultimo ha infatti parlato personalmente con il sindaco per chiedere di scrivere “due righe” per procedere con la proroga dei servizi alle cooperative. Cosa accadrà, per il momento, non è dato saperlo: già nei prossimi giorni potrebbero esserci importanti novità. Tutto dipenderà anche dagli interrogatori che si terranno proprio in questi giorni. Zoccola potrebbe decidere di “parlare” e raccontare quel sistema che, dopo 30 anni quasi tramonta.