Terme Campione: respinta l’istanza cautelare promossa dal Comitato. Soprintendenza assente - Le Cronache
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Terme Campione: respinta l’istanza cautelare promossa dal Comitato. Soprintendenza assente

Terme Campione: respinta l’istanza cautelare promossa dal Comitato. Soprintendenza assente

Il Tar respinge l’istanza cautelare promossa dal comitato ex Terme Campione per la sospensione dei lavori per la realizzazione di un fabbricato nella zona del Parco Pinocchio. Ieri la pubblicazione dell’ordinanza emessa dal tribunale amministrativo regionale di Salerno. Il comitato (composto da Enrichetta Parrilli, Gaetano Parrilli, Mariagrazia Marino, Rosanna De Rosa e Iole Morrone) aveva impugnato la delibera del Comune di Salerno della variazione al piano urbanistico relativo al comparto “Lungo Irno”. Ma i legali del comitato ex Terme Campione, gli avvocati Oreste Agosto e Licia Claps, annunciano nuove battaglie. “Il Tar come al solito decide di rinviare la risoluzione delle problematiche determinate dal Comune di Salerno, e concretamente poste dai ricorrenti con atti documentati in relazione agli standards, ai parametri urbanistici nonché alla mancata disamina delle problematiche idrogeologiche (presenza sorgente termale – la presenza di canali di defluvio, etc. etc.)”, dicono Agosto e Claps. “Premesso che si tratta di una fase cautelare appaiono quanto mai singolari i rilievi sulla inammissibilità in riferimento agli interessi concreti dei ricorrenti che, come ben sanno il Comune ed i suoi organi, sono soggetti titolati a ricorrere, in quanto proprietari di abitazioni. Il Tar ed il Comune viceversa – proseguono – non hanno chiesto ai costruttori di quali titoli fossero in possesso i controinteressati che non li hanno nemmeno esibiti in giudizio. E’ paradossale che gli stessi costruttori, sia pur con dei distinguo, hanno dichiarato di sospendere l’edificazione in quanto dovranno richiedere necessariamente nuovi titoli edilizi e ciononostante né il Comune né Il Tar hanno ritenuto opportuno intervenire con atti di competenza. I successivi titoli saranno comunque impugnati dai ricorrenti e non potrà essere l’azione ritenuta tardiva. Non si comprende per quale ragione la Soprintendenza non si sia costituita eppure i ricorrenti hanno rilevato l’assenza di autorizzazione paesaggistica su una delle due varianti al Pua, nonché la illegittimità dell’autorizzazione paesaggistica rilasciata”. L’avvocato Oreste Agosto afferma, inoltre, che “i vizi rilevati dai ricorrenti non sono stati considerati dal comune di Salerno che è organo terzo e dovrebbe controllare e vigilare sulla legittimità dell’edificazione nell’interesse pubblico e privato. Incredibilmente il Comune non ha esibito in giudizio alcun verbale di verifica e di accertamento dello stato dei lavori né tantomeno di provvedimenti di sospensione stante l’auto sospensione da parte dei costruttori”. Andrea Pellegrino