Tangenti per una casa: 8 anni a funzionari infedeli - Le Cronache Cronaca
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Tangenti per una casa: 8 anni a funzionari infedeli

Tangenti per una casa: 8 anni a funzionari infedeli

Salerno/Pagani/Nocera. Due pene definitive su decisione della Cassazione e uno sconto di sei mesi per un terzo imputato stabilito dalla Corte d’Appello: quattro anni a testa per Giovanni Scafuro e Pasquale Petrillo (concordarono la pena a giugno 2024) mentre per Gaetano Schettini c’è stato in secondo grado uno sconto pena di 6 mesi (associazione caduta) rispetto all’abbreviato. A giudizio erano finiti altri 12 imputati (inquilini abusivi) davanti al collegio della Seconda sezione penale del Tribunale di Salerno con processo tuttora in corso. Poi c’erano altri occupanti delle abitazioni che avevano definito le rispettive posizioni davanti al gup Campanile con condanne fino a tre anni per chi ha proceduto con il rito abbreviato e altri ancora che avevano patteggiato la pena fino a due anni (anche per loro definitiva). Avrebbero incassato dai 2mila ai 4mila euro avrebbero assegnato case ex Iacp (oggi Acer) a persone che non avevano i requisiti scavalcando nella graduatoria gli aventi diritto e quindi i reali assegnatari per legge. Abitazioni (poi sequestrate) che si trovano a Nocera Inferiore, Cava de’ Tirreni, Pontecagnano, Pagani e Salerno. Secondo la Procura dietro la tangente si sarebbe cercato anche di evitare di pagare la morosità pendente, spesso ridotta, svolgere lavori non autorizzati, permetterne l’intrusione senza titolo, riscattarle e regolarizzare la propria posizione con documentazione falsa. Il blitz è quello di settembre 2023 quando finirono in manette un responsabile Acer fino a dicembre 2021 dell’Unità Operativa Complessa Inquilinato dell’Acer, un ex dipendente della Iacp Salerno e un intermediario che avrebbe tenuto i rapporti, insieme ad altri, con le persone interessate ad una casa, per accuse come corruzione, falso in atto pubblico e commesso da pubblici impiegati e accesso abusivo a sistema informatico. L’inchiesta aveva puntato principalmente sulle attività dell’Acer, l’ente pubblico derivato dalla trasformazione e riorganizzazione dello Iacp, tra il 2021 e il 2023 mentre le indagini della Procura di Salerno sono state avviate nel mese di giugno di quattro anni fa. Gli investigatori avevano potuto ricostruire i ruoli ricoperti dagli indagati nella vicenda. Del Giorno l’intermediario avrebbe intrattenuto i rapporti diretti con le persone interessate a ottenere un alloggio di edilizia popolare, indirizzandole all’ex dipendente Petrillo che, grazie all’attività lavorativa svolta presso l’Iacp, avrebbe favorito gli accordi con Giovanni Scafuro che, ultimo elemento della filiera, materialmente avrebbe avuto il compito di assegnare le unità immobiliari manipolando e manomettendo il sistema informatico di gestione delle case. Il funzionario Scafuro fu bloccato in flagranza il 30 novembre 2021, nei pressi di un hotel di Mercato San Severino, dove, secondo l’accusa, si sarebbe fatto consegnare, da una coppia di coniugi poi condannata), 1.500 euro in contanti a titolo del pagamento della prima tranche dei 3mila euro concordati per ottenere una casa. Ora due pene definitive e un ricorso in Cassazione.