di Francesco Carriero
L’ospedale di Salerno ha un’arma in più per il contrasto delle malattie neoplastiche. Grazie all’impegno congiunto di istituzioni e terzo settore, anche il San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona può contare sul proprio reparto di Ematologia e e Trapianti di cellule staminali emopoietiche. La nuova struttura, intitolata alla memoria del professore Bruno Rotoli e nata grazie al fondamentale contributo dell’Ail Salerno e del presidente Gioacchino Tulimieri, che ha fornito i fondi necessari per l’istituzione delle cinque borse di studio biennali per il personale infermieristico necessario al funzionamento del reparto, è stata inaugurata nella mattinata di ieri, a seguito di un convegno a tema a cui hanno preso la parola i massimi esperti nazionali sulla lotta alle leucemie.Il reparto di Ematologia consentirà ai pazienti salernitani affetti da patologie neoplastiche, in esponenziale aumento su tutto il territorio della provincia, a non doversi più sottoporre al calvario dei “viaggi della speranza” in giro per il Paese, ma di potersi curare vicino casa. «Quello ottenuto con l’apertura del nuovo reparto – dichiara il rettore dell’Università degli Studi di Salerno, Aurelio Tommasetti – è un risultato straordinario, raggiunto grazie all’impegno del management dell’Azienda ospedaliera. Noi come Università stiamo facendo la nostra parte per creare un polo eccellente ma abbiamo bisogno del sostegno della politica sia a livello nazionale che regionale. Non siamo abituati ad “urlare” ma chiediamo che la politica ci sia amica e scelga Salerno». «Abbiamo dato un ottimo esempio – spiega il direttore generale dell’Azienda ospedaliera Vincenzo Viggiani – degli ottimi frutti che la collaborazione tra Pubblico e Terzo settore può dare. Questo è il punto di partenza dal quale vogliamo azzerare completamente i viaggi della speranza che costringono che i pazienti salernitani erano fino a ieri costretti a fare per curare patologie neoplastiche». Al taglio del nastro ha preso parte anche il primo cittadino di Salerno Vincenzo De Luca che ha voluto sottolineare come la Sanità salernitana sia stata tenuta a galla soprattutto dall’impegno dei professionisti: «Oggi – ha detto – diamo un messaggio di speranza e fiducia, anche se ancora prevale un sentimento di totale incertezza per il futuro della Sanità. C’è bisogno di azioni concrete attraverso le quali dare la possibilità ai tanti professionisti salernitani di lavorare in maniera più serena e di garantire cure adeguate ai cittadini. Solo così possiamo mirare all’eccellenza. Bisogna dare atto a Caldoro di aver messo i conti a posto, ma è facile farlo tagliando risorse e chiudendo strutture vitali per il territorio e la salute dei cittadini»