di Marco De Martino SALERNO. L’impatto, tremendo, lo spavento, il fiato sospeso, la paura, l’attesa per un’ambulanza che non voleva arrivare, la corsa in ospedale; poi il risveglio ed, infine, il sollievo. Quel 2 novembre, Ettore Mendicino (nella foto) tenne con il fiato sospeso tutti. Il violentissimo impatto della sua tempia con lo scarpino di Di Franco, difensore avversario suo primo provvidenziale soccorritore, è ormai solo uno sbiadito ricordo. SuperMendo è tornato. Ieri gli esami strumentali di controllo a cui si è sottoposto l’attaccante non hanno riscontrato ricadute e così il gruppo l’ha potuto riaccogliere. Il morale dello spogliatoio, già carico per le tre vittorie consecutive ed il secondo posto in classifica, è balzato alle stelle quando al Volpe ieri pomeriggio si è presentato anche l’ex laziale. Mendicino, per ora, ha lavorato a parte insieme al compagno di reparto Ginestra ed al suo grande amico Alessandro Tuia. Difficilmente l’attaccante potrà essere disponibile già per la sfida con la Paganese, anche se farà di tutto per bruciare le tappe ed essere almeno convocato. Le condizioni atletiche di Mendicino sono buone anche se il lungo periodo di inattività potrebbe influire nel recupero, che potrebbe essere più cauto. Mendicino infatti a Matera rientrava già da un infortunio, quello al ginocchio subito il mese precedente a Lamezia, ragion per cui per evitare infortuni muscolari dovuti ad un rientro prematuro sul terreno di gioco il bomber potrebbe essere reinserito in squadra gradualmente. Mendicino non vede l’ora di tornare ad esultare sotto la curva sud come fece nel match giocato contro l’Aversa Normanna ed in cui realizzò una doppietta decisiva per la rimonta vincente dei granata. E pensare che quel giorno SuperMendo sembrava aver innestato il turbo ed imbroccato finalmente una stagione senza sfortuna. La crescita dell’attaccante infatti in questi anni è stata condizionata dai tantissimi infortuni, di varia natura. Ascoli, Gubbio, Crotone, Salerno, in ogni piazza in cui ha giocato, Mendicino è spesso stato costretto a stare fuori ed a perdere l’occasione di giocare e segnare con continuità. Quello in corso sembrava l’anno buono: tre gol dopo i primi tre turni, poi i due infortuni consecutivi, il primo al ginocchio a Lamezia, il secondo alla testa, a Matera. Ora Mendicino rivede la luce e non intende più spegnerla. Il centravanti sta guardando i suoi compagni conquistare vittorie su vittorie ed il suo “concorrente” per la maglia numero nove, ovvero Calil, segnare a raffica e diventare sempre più indispensabile per la Salernitana. SuperMendo è tornato ed è deciso di riconquistare un posto al sole. A suon di gol, s’intende…
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