Erika Noschese
«Quella donna era seguita da tutto il personale». Sono le uniche dichiarazioni rilasciate al nostro quotidiano, Le Cronache, da Ennio Clemente, direttore del reparto di chirurgia pediatrica dell’azienda ospedaliera universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona. «Alle parole dei sindacalisti, invece, non replico…», ha poi aggiunto il dottor Clemente, in risposta a quanto dichiarato ieri dal dottor Mario Polichetti, segretario della Fials provinciale, in merito al suicidio di Antonietta Corinto, la giovane mamma 26enne, originaria di Sapri che la mattina di lunedì si è lanciata dal sesto piano del reparto di terapia intensiva neonatale. Secondo indiscrezioni di queste ore, la donna – che la mattina del suicidio avrebbe dovuto lasciare l’ospedale insieme al suo bambino per far ritorno a casa – era salita ad allattare il piccolo con l’intenzione di lanciarsi dalla finestra del ballatoio proprio insieme al figlio. Dopo l’allattamento, infatti, la 26enne era intenta ad aprire la finestra quando sarebbe stata fermata da un’infermiera che le avrebbe chiesto delucidazioni in merito al suo comportamento e la neo mamma avrebbe solo risposto di voler recuperare il ciucciotto per il figlio. Una motivazione che non avrebbe insospettito l’infermiera che ha però preso il piccolo dalle braccia della mamma per riportarlo nella sua culletta. Forse, solo grazie all’intervento di quell’infermiera che oggi il piccolo è ancora vivo. La neo mamma aveva dato alla luce il suo bambino con parto cesareo perché la giovane donna soffriva di tocofobia, la paura del parto. Una patologia che le era sorta dopo aver perso un altro feto, appena un anno prima, strozzato dal cordone ombelicale a cinque mesi. Da qui, forse, la depressione che l’ha poi portata alla morte. Intanto, sui social tanti i messaggi di cordoglio per il marito, Gerardo, e la sua famiglia. Tante le persone che descrivono Antonietta Corinto come una donna dolce, semplice e buona, legata al marito e alla sua famiglia. Oggi, nella chiesa Madre della città di Sapri, si terranno i funerali di Antonietta Corinto. La magistratura intervenuta aveva predisposto il solo esame esterno della salma della sfortunata donna, poi ha restituito il corpo senza vita al dolore dei familiari e degli amici, che ancora non riescono a capacitarsi di vivere un dramma senza confini. Ha lasciato attoniti e sgomenti, a Sapri, città di cui era originaria, la notizia della tragedia che ha avuto come vittima e protagonista una giovane neo mamma di 26 anni che, per motivi legati ad uno stato depressivo, si è lanciata dal sesto piano dell’ospedale Ruggi d’Aragona di via San Leonardo, a Salerno. Intanto, al sesto piano del Ruggi si parla ancora di emergenza sicurezza a causa del maniglione della port