Si è aperto sulle note di “Bambini”, nel tardo pomeriggio di domenica 2 gennaio, nella Chiesa del SS Salvatore di Socia, in Cosentini, frazione di Montecorice il primo concerto di Natale del Coro della Socia. “Non c’era modo migliore per iniziare, perché proprio i bambini sono la spina dorsale del nostro coro, la nostra motivazione”, hanno ribadito gli organizzatori, felicemente sorpresi dalla grande partecipazione di pubblico e soddisfatti per la riuscita dell’evento. A dirigere e accompagnare il Coro, il Maestro Manlio Monzo, che ha fortemente voluto la serata: “Dopo un lungo lavoro di preparazione, il Coro era pronto per un debutto ufficiale anche al di fuori del contesto liturgico. E penso che la serata non abbia deluso le aspettative degli spettatori”. Il coro della Socia è nato circa tre anni fa ed è formato da adulti e bambini uniti dalla voglia di condividere un po’ del proprio tempo e la propria passione per la musica. I membri sono per la maggior parte cantanti amatoriali, non professionisti, di età diverse. Un coro che nasce come coro parrocchiale, ma che mira ad allargare i propri orizzonti al di là della musica liturgia. Ma anche una realtà fortemente inserita nella comunità; proprio per questo, ricordano i membri del Coro, “già l’anno scorso avevamo pensato di organizzare qualcosa che unisse ancora di più il Coro alla comunità, in occasione delle festività natalizie, ma poi a causa delle chiusure dettate dalla pandemia abbiamo dovuto rinunciare”. Finalmente quest’anno il momento di debuttare in concerto è arrivato. Questo grazie alla disponibilità del Parroco di SS Salvatore di Socia, Rev. Don Massimo Volpe, che ha sostenuto e incoraggiato la realizzazione del concerto nella chiesa parrocchiale, e che in un breve saluto a fine serata ha tenuto a ribadire quanto sia importante per il Coro crescere e rendere la comunità sempre più partecipe di questa esperienza. Non un classico concerto di Natale ma piuttosto una riflessione in musica. “Ci siamo chiesti cosa rappresenta per noi il Natale”, ha ricordato Nunzia Di Rienzo, che coadiuva Manlio Monzo nell’organizzazione dell’evento e nella direzione del Coro, e che ha presentato la serata. “Natale è l’amore di un Dio che si fa uomo, è gioia, è festa, è fratellanza, è accoglienza, è ricordarsi di chi non è fortunato quanto noi, è pace. Natale per noi è tutto questo, e tutto questo abbiamo provato a esprimere nella scelta delle canzoni presentate, che spaziano dal sacro, al tradizionale, al pop”. “La nostra esperienza vuole essere uno stimolo e un esempio per le piccole comunità locali”, continuano gli organizzatori. “Coinvolgere adulti e bambini in progetti come questo è un modo per ridare vita alle nostre comunità in cui i momenti di aggregazione e di creatività sono davvero pochi”. I più giovani sono entusiasti: la maggior parte di loro, sotto la guida di Manlio Monzo, ha iniziato anche a suonare uno strumento musicale, chitarra o pianoforte, e alcuni hanno potuto esibirsi in un breve assolo durante il concerto. “Siamo orgogliosi di come hanno affrontato il trovarsi di fronte a un pubblico: cantanti solisti e strumentisti hanno tirato fuori tutto il loro talento e il loro coraggio”, dicono Manlio e Nunzia, non nascondendo la propria soddisfazione. Il Coro non ha intenzione di fermarsi. E dopo il successo del concerto già si guarda a nuovi progetti. “Magari per questa estate, pandemia permettendo!”.
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