Striscione contro la sindaca: "Questa non è Battipaglia" - Le Cronache Provincia

Sono temi di cui questo giornale si è occupato più volte e adesso, per certi versi, arriva una sorta di conferma. In centro a Battipaglia, nei pressi della stazione e sopra al sottopassaggio, su una inferriata che delimita l’area della strada ferrata, è apparso uno striscione. In quel luogo, ne vengono appesi sempre molti, in particolare inneggianti alla locale squadra calcistica. Questa volta, anche se i caratteri usati sono i medesimi, il focus dello striscione e dunque il messaggio che si vuole far passare è serio, non che il calcio non lo fosse, e tocca corde molte sensibili. Innanzitutto, si legge al centro la scritta “Questa non è Battipaglia”.

Intorno al messaggio, varie foto di tante criticità battipagliesi: in primis quella legata ai cittadini stranieri che dormono e bivaccano in giro, in piazza e nelle aiuole. Si vede poi la foto, pubblicata anche su queste colonne, della fontana di Piazza della Repubblica insanguinata dopo una delle tante risse che quotidianamente si verificano in città. Protagonista non poteva non essere, tra i mosaici di foto, la spazzatura. Battipaglia è una città sporca. In diverse aree dell’abitato, e non solo in periferia, ci sono micro discariche, rifiuti gettati, sacchi di spazzatura, elettrodomestici, materassi.

Il comune ha una partecipata che riceve ingenti fondi per vari e numerosi incarichi tra cui il decoro, il verde pubblico, l’igiene. Poco viene fatto e le foto, non solo dello striscione, parlano chiaro. Gli esempi sono tanti e tutti facilmente documentabili, anche se basterebbe vivere maggiormente la città. Al netto di una considerazione lapalissiana, ciò che fa rabbia è un altro messaggio che il manifesto, o striscione, vuole far passare. In un riquadro, si legge “Basta combattere tumori”. Ogni altra parola è superflua.

Questa è una battaglia di Cosimo Panico, cittadino battipagliese che qualcuno dalle parti di Palazzo di Città ha cercato di zittire con una denuncia per procurato allarme e turbativa d’ufficio, che con il suo comitato Civico e Ambientale ha più volte chiesto l’istituzione di un registro di tumori oltre che l’attivazione di un tavolo tecnico permanente, finalizzato alla raccolta dati sull’incidenza delle neoplasie in città.

Manco a dirlo, è stato inascoltato. Come del resto accade per tante criticità cittadine. In ogni caso, chi abbia affisso lo striscione è un mistero, ma di certo è un battipagliese che conosce bene la città e che esprime la volontà di cambiare questo andamento delle cose. Succederà qualcosa? Difficile a dirsi. È da capire, adesso, quanto lo striscione durerà. Circa un mese fa, davanti al comune ne venne esposto uno che recitava “sarete ricordati come l’amministrazione della pompa”. Il riferimento era alla questione della pompa di benzina che sarebbe dovuta nascere, prima del sequestro, in via Domodossola.

Lo striscione ebbe brevissima durata probabilmente perché dava fastidio oppure perché raccontava la verità o entrambe le cose dato che l’una non esclude l’altra. Allora, non mancarono le minacce di denunzie e querele, altro elemento ricorrente, chissà cosa accadrà questa volta.