di Monica De Santis
Dal 13 al 18 novembre Salerno diventa set per la registrazione, ad opera della Ballandi, casa di produzione televisiva di Roma, di una puntata della quarta edizione del programma “Storia delle nostre città” in onda su Rai Storia. La troupe che arriverà a Salerno sarà composta da 8 elementi, ovvero regista, autore, direttore della fotografia, tre operatori, direttore e assistente di produzione, arriveranno a Salerno il 12 novembre per iniziare le riprese il giorno seguente. Diverse le location scelte dalla produzione e da inserire nel programma. Diverse le location per le quali la produzione ha chiesto l’autorizzazione all’amministrazione comunale per le riprese e in parte l’occupazione del suolo pubblico. Salvo cambi dell’ultimo momento, le riprese dovrebbero riguardare nella prima giornata, ovvero quella del 13 novembre l’Acropoli di Fratte, raccontando così le origini della città di Salerno, la sua nascita e le prime popolazioni che vi abitarono. Nella giornata del 14 novembre le riprese proseguiranno sulla via dei Romani e così la troupe Rai sarà al Museo Archeologico provinciale dove è custodita la famosa “Testa di Apollo”, poi ancora a Palazzo San’Agostino, sede dell’Amministrazione provinciale e anche sede dell’omonima Chiesa che custodisce l’antico dipinto della Madonna che viene dal Mare, tappa ancora al Monte Bonadies e al Castello d’Arechi. E siamo al giorno 15 novembre quando la Ballandi produzione ricostruirà attraverso le immagini la storia della Salerno Longobarda, partendo dalla Reggia di Arechi II, e poi ancora la Cappella Palatina – Aula del Trono, oggi conosciuta da tutti come Chiesa di San Pietro a Corte, e poi Acquedotto medievale o come viene chiamato dai salernitani Ponte dei Diavoli, l’Altopiano della Torretta, il Rione Mutilati e i luoghi della Scuola Medica Salernitana Regimen Sanitatis Salernitanum, quindi il Giardino della Minerva. Il 16 novembre le riprese si sposteranno invece sull’epoca Normanna e quella Sveva, quindi si parte dalla zona del centro storico dove si trovava Castel Terracena, (un complesso fortificato situato a ridosso delle mura orientali di Salerno, sulla sommità di un’altura, ad est della Cattedrale di Salerno. costruito dal duca normanno Roberto il Guiscardo in un periodo che va dal 1076 al 1080) per poi passare alla Cattedrale, alla Cripta dove sono conservate le spoglie di San Matteo, salendo poi al Museo Diocesano dove sono custoditi gli Avori medievali unici al mondo e di un valore inestimabile e la Exultet di Salerno, verranno ripercorsi anche i luoghi della fiera di San Matteo per poi giungere al Molo Manfredi. Nel penultimo giorno di riprese, ovvero il 17 novembre, la troupe di Rai Storia si concentrerà sulla Salerno che va dal 1300 al 1700 e i luoghi interessati saranno l’affresco di Belisario Corenzio posto nella Cripta della cattedrale di Salerno, lo Stemma della città e la Porta Nova. Nell’ultimo giorno di riprese gli autori si concentreranno sulla Salerno dell’età moderna e quindi effettueranno riprese alla Palazzina delle ex MCM, al Lungomare Trieste, ed ancora al Palazzo del Tribunale e poi al Teatro Municipale Giuseppe Verdi, al palazzo che ospita la Prefettura e a Palazzo Pinto in via Dei Mercanti ed oggi sede della Pinacoteca provinciale. Prevista anche una tappa in provincia, con precisione a Montecorvino Pugliano dove saranno effettuate le rirprese su Salerno War Cemetery. “Storie delle nostre città” come detto è un programma giunto alla sua quarta edizione. Un viaggio per l’Italia alla scoperta di centri che, in epoche differenti, hanno avuto un momento di assoluto splendore, segnando la storia della nostra penisola e in qualche modo anche, cambiandola. Il programma vuole raccontare alcune delle più belle città italiane illustrandone il patrimonio storico-artistico. Si punta dunque, a raccontare la bellezza dei luoghi, i fatti storici principali, i personaggi più importanti che hanno contribuito, dalle origini all’età moderna, all’aspetto odierno delle città e hanno influenzato il carattere degli abitanti, l’identità, le tradizioni e le usanze. Un viaggio che spiega l’evoluzione delle nostre città nel corso dei secoli, rivelando l’integrazione progressiva nel tessuto cittadino di idee innovative, di sontuosi edifici e grandi opere d’arte. Un viaggio che a Salerno incontrerà tante civiltà che qui hanno vissuto, dai romani ai longobardi fino ai normanni, ognuno di loro lasciando le proprie tracce oggi veri e propri tesori non sempre valorizzati come dovrebbero essere.