Stefano Sansone: "per Ascea, la cultura al centro" - Le Cronache Attualità

Tra i centri cilentani più importanti al voto c’è sicuramente Ascea. Nonostante possa candidarsi, il sindaco Pietro D’Angiolillo sceglie di fare un passo di lato. A raccogliere quell’eredità potrebbe essere l’attuale vicesindaco Stefano Sansone che decide di tentare la scalata a Palazzo di Città. Giovane dinamico e molto attento alle vicende politiche, Sansone ha una visione molto europea anche dei piccoli centri. Buxelles viene vista come vicina anche ai centri del Sud e non come una realtà lontana con la quale diviene difficile anche confrontarsi. “Bruxelles e l’Europa sono potenzialità che devono essere sfruttate a partire dalle possibilità per i giovani”.

Cominciamo dal principio: perché questo impegno?

“L’impegno nasce dalla volontà di rendere Ascea un paese sempre più bello e sempre più vivibile, ponendo la cultura al centro della programmazione”.

Problema dei nostri tempi è la disaffezione alla politica dei giovani: nel Suo programma quanto spazio c’è per loro?

“I giovani sono protagonisti del programma, in primo luogo come candidati. Giovani attori che hanno deciso di mettersi in gioco anche come futuri giovani amministratori, affiancando assessori e consiglieri di più vecchia data e portando punti di vista innovativi e competenze nuove”.

A giugno si voterà anche per le Europee: qual è la Sua idea di Europa?

“Un insieme di istituzioni che non sono affatto lontane dalla dimensione del piccolo Comune. Diverse sono le opportunità che l’Unione Europea, con vari programmi, mette a disposizione degli amministratori locali per ascoltare la loro voce e risolvere problemi che sono comuni ad altre regioni di altri Stati. Per non parlare delle comuni sfide per la transizione ecologica e digitale, per la green e blue economy (con i FEAMP e i progetti di Interreg), per gli scambi culturali con i progetti di gemellaggio favoriti dai programmi Town Twinning. Questo e molto altro”.

Ascea è una meta turistica che può avere ospiti tutto l’anno. C’è il mare e c’è la storia: quali i progetti in tal senso?

“Sono in fase di realizzazione due grandi opere in programmazione da molti anni: primi fra tutti, la realizzazione dell’approdo turistico a Velia e del Museo del Mare a Marina, che ospiterà un’esposizione permanente sulla pesca e sulle altre attività legate al mare di un borgo costiero”.

Cosa dirà agli elettori in campagna elettorale?

“Che il futuro ha un cuore antico, per citare il motto di un liceo che mi ha formato negli anni dell’adolescenza. Per guardare al futuro bisogna riscoprire la forza delle nostre radici”.

Cosa manca oggi ad Ascea che Lei potrà realizzare?

“Innanzitutto, qualcosa di immateriale, ma di concretamente tangibile: far riscoprire ai giovani, a noi giovani, la responsabilità della politica. Favorendo spazi e momenti di confronto e di discussione e l’associazionismo giovanile”.

Ascea domani: quale futuro?

“Chiudiamo l’intervista come si è aperta: con un piede nel futuro e lo sguardo al presente. Un futuro in cui i giovani possano andare fuori per formarsi e studiare, ma poi tornare e contribuire alla costruzione di una comunità, la nostra, che sia migliore per opportunità. Un futuro in cui i professionisti scelgano Ascea come la loro terra d’elezione per vivere e lavorare. Un futuro in cui i bambini possano ascoltare le storie del passato e imparare per costruire un futuro sempre più vivibile”.