di Anna Villani
Laureatasi con 110 in conservazione dei beni culturali (“vecchio ordinamento”, ci tiene di sottolinearlo!), è guida turistica autorizzata dalla Regione Campania da 20 anni e 8 anni fa ha fondato “Napoli reale” un’agenzia di servizi didattici e turistici. Con simpatia e veracità presenta nei suoi clip le bellezze di Napoli ma pure di Salerno come la costiera amalfitana, Paestum e Cava dei Tirreni. Al suo attivo due libri: “Tre scugnizzi in una notte” e “Tre scugnizzi il giorno dopo” L’obiettivo di Silvana Perno è “diffondere la cultura partenopea” allargandosi pure ad altre perle della Campania per raccontarne bellezze e suggestioni, prodotti locali e storie sconosciute, si va da Amalfi a Positano fino ai templi dorici di Paestum, Cava dei Tirreni e la storia della pergamena bianca senza escludere il Cilento, la dieta mediterranea che permette longevità ai centenari, il chilometro zero che turisti e ospiti nel sud di Salerno possono gustare tra un bagno in acque splendide o passeggiate nel verde. Il suo motto, a chiusura di ogni video è unico: “chiù ne’simm e chiù bell’parimm”. Con la sua simpatia travolgente attrae ogni giorno migliaia di follower con punte pure da un milione di visualizzazioni a video. Ascoltarla è un piacere per la gioia che trasmette. Siamo davanti ad una donna che ha saputo costruire il suo nome ed il suo lavoro sulla passione per i luoghi che la circondano di cui decanta bellezze e leggenda. Ed eccola, ad Amalfi mentre spiega con i limoni in bella mostra che sono considerati oro a livello locale per poi spostarsi a gustare una granita servita nel fondo di un limone, non mancano le citazioni e vai allora con il poeta e scrittore toscano Renato Fucini, a cui è dedicata una targa, con un famoso pensiero alla città marinara: “Il giorno del giudizio, per gli Amalfitani che andranno in Paradiso, sarà un giorno come tutti gli altri”. Sottinteso: perché in paradiso ci vivono già da una vita. Scorrono le immagini e scopri che il tempio di Nettuno a Paestum ( “un tempo Posidonia”) è il migliore conservato al mondo e che è ancor più antico del Partenone che si trova in Grecia, spiegato tra un largo sorriso e l’invito a visitarlo (alla sua maniera ovviamente). Ma, perché Positano si chiama così? Ed ecco svelato. Inizia il racconto, un saraceno che voleva portare via la statua della Madonna col bambino da una chiesa locale, ma proprio mentre la carica sull’imbarcazione una voce gli dice : “Posa, posa” e di qui sarebbe venuto il nome “Positano”. Appassionata di storia dei Borbone e degli Aragona, di Carlo III e Gioacchino Murat. La storia crea radici che giungono fino a noi camminando sulla voce di Perno che in un video si commuove pure. Quando parla del proprio padre che alla fine della seconda guerra mondiale conobbe la miseria, frequentò la scuola fino alla seconda elementare per poi imparare un mestiere per mantenersi: il barbiere. Vita e lavoro si fondono in Silvana Perno madre felice e semplicissima che, telefono alla mano e cavalletto coltiva l’amore per luoghi meravigliosi affinché tutti possano visitarli.
Silvana, ti contattano spesso per visitare la costiera amalfitana?
“La costiera è il tour più richiesto da maggio a ottobre e secondo me è il più bello in assoluto soprattutto perché io li porto via mare così da far vedere gli angoli più belli e suggestivi”.
Cosa piace ai turisti di Salerno in generale?
“Di Salerno mi dicono tutti che è ben tenuta, bella e a dimensione di uomo”.
Hai progetti a cui stai lavorando in questo periodo?
“Io ho sempre progetti non riesco a vivere senza progettare, inventare, fare”.