È morto dopo venti giorni d’agonia Ettore Crò, il motocilista di Napoli gravemente ferito alla sparatoria dello scorso 15 luglio al Festival internazionale del Sordo a Capaccio Paestum. Crò, 53 anni, era molto amato ed apprezzato nella sua Napoli che in questi giorni non ha mai smesso di sperare in un miracolo. Fin da subito, infatti, le condizioni di Ettore sono apparse critiche a causa dei nove colpi ricevuti, tre al torace, uno alla clavicola e uno all’addome. Padre di due figli, Crò era separato. A sparare i colpi Gaetano e Raffaele Ciccarelli, anch’essi non udenti e originari di Qualiano, oggi arrestati ma per loro, con la morte del 53enne di Napoli, l’accusa potrebbe aggravarsi e passare da tentato omicidio plurimo a omicidio premeditato oltre agli altri due capi d’accusa, detenzione e porto abusivo di armi da sparo. I due infatti inizialmente si diedero alla fuga ma dopo 24 ore raggiunsero la caserma dei carabinieri di Scafati per costituirsi «Esprimiamo profondo dolore per la prematura scomparsa del nostro socio Ettore Cro’. Il nostro pensiero va alla famiglia Cro’ in questo momento di grande tristezza. Siamo vicini a voi con affetto e solidarietà, condividendo il dolore per una perdita così grave», hanno dichiarato dall’Ens, l’Ente Nazionale Sordi che ha espresso profondo cordoglio, in un comunicato, a firma della presidente e dei consiglieri della sezione provinciale di Napoli. Tanti i messaggi di cordoglio giunti in queste ore da parte degli amici del 53enne motociclista. «Una notizia sconvolgente che mi ha spezzato il cuore! Sei stato il mio maestro di calcio, mi hai accompagnato e incoraggiato in ogni partita, mi hai trattato come un nipote per tutti gli anni di logopedia insieme ai tuoi figli. Grazie per i bei momenti trascorsi», ha scritto l’amico Andrea. «Sono molto addolorato che sei andato via. Speravo tanto che stessi migliorando invece no, non è giusto! Loro devono avere l’ergastolo. Mi fa male sapere che non ti vedrò più… l’ultima volta che ci siamo visti sei venuto a Lecce a trovarci proprio nella stessa data ma l’anno scorso. Non posso crederci. Tu sarai sempre nel mio cuore», ha scritto l’amica Viviana. «Speravo che superassi anche questa battaglia.. Ma alla fine è andata come non volevo. Sei stato e sarai sempre il mio amico sorridente e solare. Ripercorro i tanti momenti passati in compagnia e li terrò sempre nel mio cuore. Risposa in pace amico mio, manterrò sempre i ricordi dei bei momenti passati Che la terra ti sia lieve», ha raccontato l’amico Pasquale. Solo pochi giorni fa il messaggio della compagna Rosa: “torna presto amore mio”. In questi venti giorni gli amici non hanno mai smesso di sperare in un suo risveglio. Nella sparatoria sono rimaste ferite altre due persone. La sparatoria è avvenuta al Deaf International Festival 2024 presso l’hotel Ariston di Capaccio Paestum e la lite, verosimilmente per futili motivi, all’esterno della struttura. er.no
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1 Comment
Sono molto dispiaciuto di questo accaduto. Mi chiedo su come sono organizzati la sicurezza di quel “Deaf International Party”? ENS di Salerno che l’hanno supportato e non si sono accorti che non c’era la sicurezza? Indagatevi a loro! Loro hanno una fissazione su business. Si vergognano su quello che hanno fatto!
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