«Alla fine del mercato penserò in base a quelli che sono a disposizione e capirò se possiamo lavorare su un altro modulo. Le caratteristiche di Cabral ci possono aiutare sotto questo punto di vista. L’anno scorso, in qualche secondo tempo e in fase di non possesso, abbiamo giocato diversamente. Purtroppo i ragazzi nuovi non sono arrivati nel ritiro e quindi non hanno avuto la possibilità di integrarsi nelle nostre dinamiche in virtù di un campionato diverso rispetto a quello che hanno fatto nella loro carriera. Mi serve che loro acquisiscano la capacità di fare la scelta giusta nell’arco dei 90 minuti capendo quali spazi occupare e come farlo. Sono meno preparati di quelli che sono usciti, ma tocca a noi di lavorare al meglio per raggiungere il massimo del potenziale.
Quanto a Martegani, ha giocato sempre come trequartista ma anche lui deve calarsi nelle nostre dinamiche. E’ un calciatore tecnico, dinamico, che sa uscire dalla pressione ma c’è bisogno di tempo. Chi c’era l’anno scorso ha fatto e sta facendo un lavoro straordinario e sono testimoni che i processi portano risultati. Lo trasmettono ai tifosi, ma anche ai nuovi. Tutti hanno chance di giocare, chiedo ai tifosi di avere pazienza. I nuovi arrivati sono meno preparati rispetto a chi è andato via, c’è bisogno di tempo per esprimere il potenziale e del sostegno del pubblico. Stanno integrando conoscenze diverse, i tifosi saranno importanti. L’equilibrio emozionale conta, un buon approccio reciproco con la città sarà d’aiuto».
Lo ha detto mistrer Paoulo Sousa durante la conferenza stampa di presentazione del match Salernitana – Udinese