Pina Ferro
Rischia il processo il dipendente dell’ufficio postale di via Sciaraffa a Torrione accusato di aver messo in circolazione, banconote da venti euro false. Giuseppe A., difeso dall’avvocato Giovanni Fava, nei prossimi giorni comparirà dinanzi al giudice per le udienze preliminari del tribunale di Salerno Stefano Berni Canani. Attualmente l’uomo, residente a Salerno, è stato sospeso dal servizio. I fatti risalgono a qualche tempo fa. A denunciare l’accaduto è stata una pensionata che si è ritrovata tra le mani varie banconote da venti euro false di cui dodici in serie. L’anziana era stata presso l’ufficio postale ed aveva ritirato dallo sportello postale in questione la somma di 1500 euro. A consegnare i soldi era stato Giuseppe A. Tornata a casa l’anziana cede alcune banconote al figlio incaricato di effettuare alcune compere per suo conto. Al momento di pagare la spesa il negoziante ha fatto notare all’uomo che quelle banconote non erano altro che carta straccia senza alcun valore. Tornato a casa l’uomo ha chiesto spiegazioni alla madre circa la provenienza di quei biglietti da venti euro. Grande è stata l’incredulità quando l’anziana ha raccontato al figlio che quelle banconote le erano state consegnate dall’addetto ad uno degli sportelli dell’ufficio postale di Torrione. A questo punto la donna, accompagnata dal figlio, si è recata presso la vicina caserma dei carabinieri ed ha sporto denuncia. Informata l’autorità giudiziaria è stato aperto un fascicolo d’indagine. I militari hanno anche effettuato alcune perquisizioni. l’impiegato delle poste si è sempre difeso dalle accuse affermando che quelle banconote che quelle banconote gli sono state consegnate e di non averle introdotte lui all’interno dell’agenzia postale.