Aanche il Movimento 5s locale ha avviato la sua buona faida familiare. al centro dello scontro la presunta “magagna” di un loro militante/simpatizzante, Mario Domini, consigliere di maggioranza nella giunta Cariello, accusato da un Meet Up ebolitano di interesse privato per interposta persona nell’esercizio della propria rappresentanza politica. Facciamo però un passo indietro prima di raccontare l’ultima vicenda. i 5s locali sono notoriamente spaccati al loro interno : da un lato c’è la componente filo-amministrazione (al cui interno risalta la figura del segretario generale) e dall’altro gli attivisti storici dei 5s, il cui riferimento sarebbe il deputato Cosimo adelizzi. l’origine della feroce contrapposizione, al di là della fisiologica dialettica, risiederebbe nella presenza di militanti dal percorso personale-professionale compromesso che danneggerebbero l’immagine del movimento. un vecchio problema che assilla la costellazione locale da tempo, il cui progetto (a volte interessante, vedi ad esempio la recente proposta di impiegare in servizi comunali specifici ex membri delle forze dell’ordine) necessariamente stenterà a prendere corpo e risultare convincente finché cose e persone rimarranno al loro posto. C’è una nota che inchioderebbe il consigliere filo-grillino, Mario domini, conosciuto da tutti come brava persona, a responsabilità tali da rendere complicata ogni giustificazione (specie considerando l’ottica dei 5s) aprendo l’ennesimo squarcio nella amministrazione, già di suo assediata da problemi giudiziari, approssimazioni, plateali conflitti di interesse e ripetuti flop, al netto della buona volontà di qualcuno. Non solo ma una storia del genere spalanca la porta all’agguerrita opposizione del capogruppo di Fi, damiano Cardiello che, probabilmente, non crederà ai propri occhi. di seguito la nota integrale, a carattere giornalistico, dei 5 stelle di Eboli. «Fondo Kyoto e fondi pubblici: i soci di Mario domini alla riscossa. gli attivisti del movimento 5stelle di Eboli fanno luce su alcuni affidamenti diretti degli ultimi giorni. Rabbia e sconcerto nell’apprendere di alcuni affidamenti diretti fatti nei confronti dei soci di un consigliere comunale di maggioranza,
che si identifica nel nostro movimento. la legalità, l’imparzialità e il contrasto ai conflitti di interesse negli Enti locali sono la bussola su cui direzionare l’azione amministrativa. Cosa che non avviene nel Comune di Eboli. basta dare uno sguardo all’albo pretorio e scovare due determine di affidamento diretto dal valore di migliaia di euro. andiamo con ordine: con la determina n. 2562 del 28/12/2017 l’ufficio lavori pubblici e ambiente ha affidato il compito di supporto al Rup per le “attività amministrative e tecniche per il conto termico e per il collegamento alla rete elettrica nazionale degli impianti fotovoltaici comunali”, al geom. pietro Conte per un importo pari ad € 6334,00. lo stesso Conte risulta socio al 25% della società Mondo Verde Energia srl, con sede in loc. santa Cecilia alla Via della bonifica n. 12 – Eboli, di cui è amministratore unico, con pari quota societaria, il consigliere comunale di maggioranza Mario domini. Nella società medesima risultano altresì soci con quota pari al 25% anche sigg. infante giuseppe, Malandrino Michele. Con la determina n. 1888 del 01/10/2018, inoltre, l’ufficio tecnico e politiche Comunitarie ha determinato l’affidamento diretto dell’incarico tecnico di “direzione dei lavori e di coordinamento per la sicurezza in fase di esecuzione dei lavori” per l’efficientamento energetico della scuola Virgilio, grazie al Fondo Kyoto. a beneficiare sono le società icm progettazioni snc, per un compenso pari a € 22.439,53, per onorario dovuto per la direzione dei lavori e € 5.000,00, per “spese forfetariamente determinate” e la technical advice grieco di sebastiano greco, per un compenso pari a € 15.583,01, per onorario dovuto al coordinamento per la sicurezza in fase di esecuzione dei lavori e € 5.000,00, per “spese forfetariamente determinate”. soci amministratori della società icm progettazioni snc, con sede egualmente in loc. santa Cecilia alla Via della Vonifica n. 12 – Eboli, con pari quota del 50% risultano gli stessi giuseppe infante e Malandrino Michele, a seguito delle dimissioni da socio amministratore in data 16 gennaio 2018 del già citato pietro Conte, il quale ha ricoperto l’incarico dal 05/10/2004. Questi affidamenti diretti ledono il principio dell’imparzialità amministrativa; sono un ceffone in faccia alla legalità; rappresentano un conflitto d’interessi di dimensioni bibliche e sono il segno distintivo dell’amministrazione targata Cariello. Chiediamo di revocare immediatamente questi atti al fine di preservare quel briciolo che è rimasto di credibilità del Comune di Eboli e lanciamo un accorato appello ai consiglieri comunali di maggioranza, di opposizione al fine di portare la questione in Consiglio comunale, con l’augurio che il sindaco non faccia orecchie da mercanti bensì chiarisca subito con quali criteri sono stati selezionati detti professionisti e se essere soci di un consigliere comunale di maggioranza rappresenta un pedigree per ottenere affidamenti diretti da parte dell’Ente. invieremo la documentazione alla procura di salerno, Corte dei Conti e autorità Nazionale anticorruzione per gli approfondimenti in merito».